Ad un anno dall'
approvazione EMA, Sanofi include nel proprio portafoglio lixisenatide, il primo agonista del recettore del GLP-1 (un ormone coinvolto nel controllo dell’insulina), a prevalente azione prandiale in monosomministrazione giornaliera.
Lixisenatide è indicato per il trattamento degli adulti con diabete di tipo 2, in combinazione con farmaci ipoglicemizzanti orali e/o insulina basale, quando non si raggiunge un adeguato controllo della glicemia. In entrambi i casi, lixisenatide consente un maggior controllo dei parametri metabolici, contribuendo a ridurre l’emoglobina glicata e il rischio di ipoglicemie.
In generale, il diabete è una patologia cronica progressiva, non infettiva, che ha un impatto significativo sulla qualità e sull’aspettativa di vita del paziente. Ed è tra l’altro una delle patologie più diffuse al mondo, dato che interessa più di 380 milioni di persone a livello globale e ben 3,6 milioni di persone in Italia: si tratta circa del 5,1% della popolazione totale del nostro paese, in base alle stime di
IDF Diabetes Atlas 6th Edition.
Il GPL-1, inoltre, è un ormone peptidico, naturalmente prodotto dal nostro organismo, che viene rilasciato pochi minuti dopo il pasto. Quello che fa è inibire la secrezione di glucagone (ormone peptidico secreto dalle cellule alfa pancreas) e di stimolare la secrezione di insulina glucosio-dipendente dalle beta cellule.
Lixisenatide viene somministrato in un’unica iniezione giornaliera e la sua semplice titolazione – aumento di dosaggio – consente di raggiungere rapidamente la dose di mantenimento, favorendo quindi l’aderenza del paziente alla terapia, anche grazie ad un soddisfacente profilo di tollerabilità.
Il farmaco “è indicato per le persone con diabete di tipo 2 nei casi in cui i farmaci orali e/o l’insulina basale non consentano un adeguato controllo della glicemia”, spiega
Roberto Vettor, Direttore della Struttura Complessa ‘Clinica Medica 3’ di Padova. “In particolare, la combinazione di lixisenatide in monosomministrazione giornaliera, a prevalente azione prandiale, con metformina, che riduce principalmente la glicemia a digiuno, consente un maggior controllo dei valori di glicemia ed emoglobina glicata. E contribuisce, inoltre, a ridurre il rischio di ipoglicemie. Particolarmente interessante anche l’effetto metabolico del farmaco, che negli studi clinici ha dimostrato di avere un impatto positivo sul peso corporeo”. Rispetto ad altri farmaci della stessa classe, la riduzione è di circa due terzi: si tratta di un aspetto importante per l’aderenza del paziente alla terapia, visto che ipoglicemie e un marcato aumento di peso si possono verificare nei pazienti trattati con insulina e/o altri farmaci orali per il diabete, come le sulfaniluree.
“Lixisenatide è un ulteriore passo avanti nell’impegno di Sanofi per offrire risposte concrete e innovative ai bisogni delle persone con diabete nella loro quotidianità”, commenta
Mario Merlo, Direttore Business Unit Diabete di Sanofi Italia.
Nel programma di sviluppo clinico
GetGoal, come riferisce Sanofi, il farmaco ha dimostrato di consentire una riduzionesignificativa dei livelli di emoglobina glicata, una notevole riduzione della glicemia post-prandiale e un effetto favorevole sul peso corporeo in adulti con diabete di tipo 2. I risultati degli studi
GetGoal hanno inoltre dimostrato che lixisenatide
presenta un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole nella maggior parte dei pazienti. Gli eventi avversi più comuni nella classe degli agonisti del recettore del GLP-1 – nausea e vomito – nel caso di lixisenatide si sono dimostrati di natura lieve e transitoria.
Viola Rita