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QS Edizioni - martedì 16 luglio 2024

Scienza e Farmaci

Diabete 2. Il futuro nell'insulina orale? Il nuovo farmaco supera la fase 2 della sperimentazione

di Viola Rita
immagine 3 febbraio - Il trial ha raggiunto gli endpoint primari e secondari di questa fase della sperimentazione clinica per la verifica della sicurezza. L'annuncio dall'israeliana Oramed Pharmaceuticals. L’insulina orale potrebbe essere somministrata nelle prime fasi di diabete 2, quando ancora può rallentare l’andamento della degenerazione della malattia. Pronti a uno studio di fase 2b
La ‘capsula’ ORMD-0801 dell’azienda israeliana Oramed Pharmaceuticals ha superato lo studio di fase 2. Lo ha annunciato l’azienda stessa, che in futuro presenterà i risultati completi in una conferenza scientifica. Il trial è stato condotto sotto un protocollo IND (Investigational New Drug) dell’Agenzia per gli alimenti e i medicinali (FDA) e lo studio ha raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari.

Gli scienziati hanno preso in considerazione 30 pazienti affetti da diabete di tipo 2 per una settimana. Gli endpoint rispetto alla sicurezza, agli effetti farmacodinamici e farmacocinetici sono stati valutati rispetto ad un gruppo di controllo trattato con placebo, riferiscono gli esperti. “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati, che forniscono una solida validazione in generale rispetto alla piattaforma tecnologica di Oramed e in particolare al nostro progetto per un’insulina orale”, ha dichiarato Oramed CEO Nadav Kidron. “In seguito ai risultati da questo studio sul diabete 2, ci stiamo preparando a uno studio multicentrico di fase 2b, più in là nell’anno. Siamo anche entusiasmati riguardo alle potenzialità di questa medicina per il diabete di tipo 1 e progettiamo di iniziare uno studio FDA di fase 2a per queste indicazioni nel breve termine”.

L’insulina orale ORMD-0801 è una capsula di insulina che potrebbe in futuro essere ingeribile nelle prime fasi del diabete di tipo 2, come illustra Oramed, quando ancora può rallentare l’andamento della degenerazione della malattia, fornendo all’organismo insulina addizionale e sollievo al pancreas. Inoltre, riporta l’azienda, questo tipo di insulina orale ha il potenziale beneficio di una maggiore adesione da parte del paziente e il vantaggio di mimare la locazione naturale dell’insulina e i gradienti nel corpo, passando attraverso il fegato prima di entrare nel flusso sanguigno.
 
Viola Rita
3 febbraio 2014
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