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QS Edizioni - mercoledì 27 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Dispositivi medici. La turca Alvimedica acquisisce l’italiana CID

immagine 3 dicembre - Il nuovo Gruppo, che proseguirà l’attività in Italia con ulteriori investimenti, registra una previsione di fatturato a fine 2014 in crescita del 50%. Vallana (CEO di CID): “Questa intesa ci consentirà di raggiungere traguardi eccezionali nel business dei dispositivi medici”.
Alvimedica, società turca che opera a livello mondiale in oltre 40 Paesi e specializzata nella produzione di dispositivi medici quali stent e palloncini di ultima generazione, ha acquisito CID (Carbostent & Implantable Device), azienda italiana specializzata in dispositivi medici nel settore della cardiologia -.

I dettagli dell’accordo sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa, in occasione della quale è stato sottolinea come Alvimedica chiuderà il 2013 con un fatturato previsto di 60 milioni di euro e con l’acquisizione di CID il nuovo Gruppo raggiungerà le 440 persone impiegate – includendo i circa 200 lavoratori di CID – con una previsione di fatturato a fine 2014 in crescita del 50% rispetto al 2013.  

Un risultato che consente ad Alvimedica di diventare la sesta realtà più importante a livello mondiale. Ma l’obiettivo è di raggiungere il quinto posto, e porsi come “l’alternativa europea” nel mercato dei dispositivi cardiovascolari ed endovascolari.

Sottolineando che questa acquisizione rappresenta un passaggio determinante per raggiungere l’obiettivo di divenire una delle prime cinque aziende del settore a livello mondiale, il CEO di Alvimedica, Cem Bozkur, ha riferito che “durante il periodo di esplorazione del mercato, alla ricerca di prodotti che potessero aumentare il nostro portfolio, siamo rimasti colpiti dalla CID in termini di capacità manageriali, apporto tecnologico, ricerca e sviluppo e, non ultimo, per la gamma di prodotti offerti. Abbiamo anche pensato che l’intesa con CID potesse essere determinante per confermare la nostra strategia di divenire ‘l’alternativa europea’ nel mercato globale. L’acquisizione ci consente inoltre di avere tre stabilimenti che sono centri di eccellenza nel mondo: a Istanbul, in Olanda e in Italia”.

Bozkurt ha quindi spiegato che con l’intesa proseguirà la produzione e l’attività di ricerca e sviluppo. “Come Alvimedica, a seguito dell’unione con CID, manterremo lo stabilimento di produzione e di ricerca e sviluppo italiano che si trova a Saluggia. Abbiamo l’intenzione di realizzare altri investimenti sia nelle tecnologie produttive sia sul fronte della R&S, sviluppando tutti i punti giudicati necessari dalla squadra che si è formata con queso accordo. Siamo veramente molto felici di vedere i circa 200 lavoratori di CID far parte della famiglia di Alvimedica”.

Rilevando poi che l’acquisizione consentirà di aumentare l’export delle due aziende, Cem Bozkurt ha poi sottolineato che Alvimedica potrà presto dimostrare le nuove e significative potenzialità produttive: “L’unione delle due realtà consentirà a entrambe le aziende di sviluppare le proprie capacità produttive. Grazie all’esperienza trentennale di CID, alla sua forza in termini di ricerca e sviluppo, e grazie agli investimenti di Alvimedica, le nostre potenzialità in termini di sviluppo cresceranno notevolmente. E, allo stesso tempo, l’acquisizione ci consentirà di mettere i due principali stent medicati, apprezzati a livello internazionale, sotto lo stesso cappello, quello di Alvimedica. Il prossimo obiettivo sarà il mercato del Nord America e sono assolutamente convinto che grazie al prestigio del brand CID, le nostre aziende otterranno una maggior notorietà a livello globale”.

Da parte sua Franco Vallana, già CEO di CID, ha commentato l’acquisizione spiegando che “da tempo stavamo cercando una società che avesse le conoscenze industriali necessarie, che volesse fare degli investimenti in questo settore e che fosse visionaria. Alvimedica per noi è la società ideale e siamo molto felici di aver firmato questo accordo. Sono convinto che questa intesa consentirà a CID di raggiungere traguardi eccezionali nel business dei dispositivi medici e sarà un’importante opportunità di ulteriore crescita per la nostra azienda”.

 
3 dicembre 2013
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