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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Poliomielite. The Lancet: "Epidemia in Siria, rischi anche per l'Europa"

immagine 8 novembre - L'allarme è stato lanciato da due infettivologi tedeschi in un articolo sulla rivista inglese. Il Vecchio Continente sarebbe esposto in quanto si utilizza il vaccino antipolio inattivato (Ipv) e non la vaccinazione antipolio orale (Opv). Bosnia Erzegovina, Croazia e Austria le aree più a rischio.
Una nuova epidemia di poliomielite sta mettendo in ginocchio numerose aree della Siria, già stremata dai combattimenti tra ribelli e lealisti. Ma il pericolo di contagi potrebbe estendersi anche all’Europa, dove la malattia è stata dichiarata eradicata nel 2002. L’allarme è stato lanciato sulla rivista inglese ‘The Lancet’ da due infettivologi tedeschi: Martin Eichner dell’Università di Tubinga e Stefan Brockmann del Reutlingen Regional Public Health Office.

L’origine del rischio risiede nei consistenti flussi migratori di siriani in cerca di rifugio nei Paesi europei. Secondo gli studiosi le aree più esposte sarebbero Bosnia Erzegovina, Croazia e Austria, poiché presentano una copertura vaccinale particolarmente bassa. Nel Vecchio Continente si utilizza infatti il vaccino antipolio inattivato (Ipv) e non la vaccinazione antipolio orale (Opv) che è stata sospesa in molte zone per il rischio di paralisi acuta. L’Ipv però è molto incisivo sotto il profilo della prevenzione, ma non costituisce un argine contro la trasmissione. Un altro aspetto che desta preoccupazioni è legato alla tempistica di un eventuale contagio: gli infettivologi tedeschi segnalano che il virus potrebbe restare in circolazione anche un anno prima di manifestarsi compiutamente. E limitarsi a vaccinare i profughi siriani potrebbe non essere sufficiente a polverizzare ogni rischio.
8 novembre 2013
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