“I dati sugli errori commessi dagli anziani nel seguire le terapie prescritte, che emergono dallo studio promosso dall’Agenzia del farmaco, confermano la necessità di potenziare il ruolo della farmacia dei servizi, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio dell’aderenza alle terapie delle persone anziane e fragili”. Lo afferma il presidente di Federfarma,
Annarosa Racca, commentando i risultati della ricerca condotta dal
Geriatrics Working Group dell’AIFA, dalla quale emerge che circa il 60% della popolazione ultrasessantacinquenne manifesta scarsa aderenza alle terapie contro depressione, ipertensione, diabete e osteoporosi.
“La farmacia grazie alla diffusione capillare sul territorio, anche nei piccoli centri dove spesso è l’unico presidio sanitario, e grazie al consolidato rapporto di fiducia che la lega ai pazienti, può assicurare un’efficace attività di controllo sull’assunzione del farmaco da parte degli anziani, verificandone la correttezza e la continuità nel tempo. In farmacia – sottolinea Racca - conosciamo personalmente il paziente e le sue abitudini, sappiamo quanti e quali farmaci assume con e senza ricetta. Spesso, anche attraverso un’amichevole chiacchierata, ci accorgiamo di eventuali errori commessi nell’assunzione della terapia e diamo consigli per evitare il rischio di interazioni o effetti collaterali”.
“La naturale inclinazione della farmacia al monitoraggio della compliance terapeutica – continua il presidente di Federfarma - sarebbe certamente più completa ed efficace se anche i medicinali innovativi venissero distribuiti nelle farmacie e se fosse data piena attuazione alla normativa sulla farmacia dei servizi, in linea con quanto previsto dal disegno di legge recentemente presentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. A tal fine - conclude Racca - è indispensabile e urgente avviare il confronto con le Regioni per rinnovare la Convenzione nazionale tra SSN e farmacie.”