Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione di un Centro nazionale di riferimento sul mercurio, metallo pesante dal ben documentato impatto sulla salute umana. Il Centro avrà sede presso l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia) del Cnr.
Il mercurio è emesso in atmosfera da processi come produzione di energia, combustione del carbone e smaltimento dei rifiuti solidi, ma anche da eventi naturali come eruzioni vulcaniche, incendi, ed emissioni da oceani. Così come per il piombo, l’esposizione al metallo pesante ha ripercussioni negative sulla salute. Per questo il nuovo organismo avrà compiti di controllo, previsione e formazione sull’argomento. “Aggiorneremo su base annuale il registro delle emissioni a scala globale, svilupperemo modelli per l’analisi degli scenari futuri di riduzione delle emissioni e forniremo assistenza tecnica, soprattutto verso i Paesi in via di sviluppo, attraverso training periodici e implementando le misure necessarie a ridurre le emissioni e a promuovere il monitoraggio delle concentrazioni in aria e nelle precipitazioni”, ha dichiarato
Nicola Pirrone, direttore dell’Iia-Cnr.
Ma non solo. Il Centro verrà candidato dall’Italia nell’ambito del prossimo Unep Governing Council (Unep Gc) come organismo internazionale di riferimento a supporto degli organi deputati al controllo e monitoraggio dell’attuazione della Convenzione internazionale sul mercurio. “Il Centro coordinerà il programma di osservazione a scala globale messo a punto nell’ambito del progetto europeo ‘Global Mercury Observation System’ e del programma Geo (Group of Earth Observation) – ha spiegato Pirrone – curando tutte le attività inerenti la validazione, il reporting e la divulgazione dei dati secondo i criteri che verranno stabiliti dalla convenzione internazionale in via di approvazione al prossimo Unep Gc”.
In particolare, sarà costituito da un comitato di gestione che comprenderà rappresentati del ministero dell’Ambiente e del Cnr, e opererà attraverso un comitato scientifico internazionale, un segretariato e una struttura tecnica che si avvarrà delle professionalità dei ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Iia-Cnr e delle sue infrastrutture di laboratorio.