Scienza e Farmaci
Obesità e salute cardiovascolare: studio spagnolo promuove il digiuno intermittente
Per le persone con obesità il digiuno intermittente rappresenta un metodo efficace per perdere peso e migliorare la salute cardiovascolare.
È quanto emerge da uno studio pubblicato da Nature Medicine e condotto dal gruppo di ricerca spagnolo PROFITH CTS-977, in collaborazione con le Università di Granada e Navarra.
Il digiuno intermittente è una strategia nutrizionale che consiste nell’alternanza di periodi di alimentazione con periodi di astinenza dal cibo. Un tipo di digiuno intermittente è quello che riduce il numero di ore di assunzione e prolunga le ore di astinenza, con la finestra di assunzione del cibo che passa dalle normali 12-14 ore a 6-8 ore.
Lo studio
Il team spagnolo ha studiato gli effetti di un intervento di 12 settimane con tre diverse strategie di digiuno: digiuno precoce (finestra oraria di assunzione del cibo: 9:00-17:00), digiuno tardivo (14:00-22:00) e digiuno “auto-selezionato”, in cui le persone potevano scegliere la finestra oraria in cui desideravano mangiare.
Le tre strategie sono state confrontate con il trattamento standard, che consisteva in un programma di educazione alimentare sulla dieta mediterranea e sugli stili di vita sani. In totale hanno partecipato allo studio 197 persone (50% donne) tra i 30 e i 60 anni, assegnate in modo casuale ai diversi gruppi.
Dai risultati è emerso che il digiuno intermittente non ha prodotto ulteriori benefici rispetto a un programma di educazione alimentare nel ridurre il grasso viscerale. Tuttavia, i gruppi che digiunavano “a intermittenza”, indipendentemente dalla fascia oraria di assunzione del cibo, hanno fatto registrare una maggiore perdita di peso, in media 3-4 kg, rispetto al gruppo che aveva seguito il trattamento standard.
La perdita di grasso sottocutaneo addominale è stata più evidente nel gruppo che aveva scelto la finestra oraria di digiuno precoce (9:00-17:00), i cui componenti presentavano anche il miglior profilo glicemico nell’arco delle 24 ore.
Fonte: Nature Medicine 2025