Scienza e Farmaci
Terapia conservativa per le emorroidi
La malattia emorroidaria (HD) rappresenta la condizione proctologica più comune nei paesi occidentali, interessando una larga parte della popolazione adulta. La scelta del trattamento più adeguato dipende strettamente dal grado di gravità della malattia, che varia da forme lievi, caratterizzate da sintomi transitori, fino a condizioni più severe che richiedono interventi specifici. Nelle fasi iniziali della malattia, in cui il prolasso emorroidario è assente e i sintomi principali includono sanguinamento e prurito, la terapia conservativa costituisce il primo approccio terapeutico.
Un ruolo fondamentale spetta al farmacista, che può guidare il paziente verso importanti modifiche dello stile di vita. Tra queste, un’alimentazione ricca di fibre, ispirata alla dieta mediterranea, è essenziale per regolare la funzione intestinale. A ciò si aggiunge l’importanza di un’adeguata idratazione, la pratica regolare di attività fisica e una corretta igiene intima. "Anche l’utilizzo di lassativi può essere d’aiuto", spiega la dottoressa Ilaria Rossiello, Medico di Medicina Generale a Montecosaro. "È inoltre fondamentale evitare il consumo di alimenti molto speziati, piccanti e di alcolici, che possono aggravare i sintomi”.
Oltre alle modifiche dello stile di vita, sono disponibili farmaci specifici in grado di alleviare i sintomi. Tra questi si annoverano i preparati a base di flavonoidi, che agiscono come trofici vascolari, e le classiche creme contenenti anestetici locali e antinfiammatori. "Le terapie topiche rappresentano una soluzione efficace nelle fasi iniziali della malattia", continua Rossiello. "Sono generalmente formulate come combinazioni di principi attivi, tra cui corticosteroidi come idrocortisone e focinolone, e anestetici locali a base di benzocaina o lidocaina. Questi farmaci sono disponibili sotto forma di supposte, gel o creme”.
Effetto dei flebotonici
La Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale (SICCR) ha elaborato un consensus statement, pubblicato nel 2020 sulla rivista Techniques in Coloproctology, per definire le linee guida sulla gestione e il trattamento della malattia emorroidaria. Il documento dedica particolare attenzione alle terapie conservative, tra cui l’assunzione di fibre, l’uso di lassativi e rimedi naturali derivati dalla medicina tradizionale cinese. Anche il calore, sotto forma di bagni di vapore o applicazioni di borse d’acqua calda, ha dimostrato benefici nella gestione dei sintomi.
Tra i trattamenti farmacologici, i flebotonici giocano un ruolo cruciale. Secondo il consensus, questi farmaci mostrano un effetto statisticamente significativo nella riduzione dei sintomi principali - come sanguinamento, dolore e prurito - e delle recidive. I flebotonici includono sia prodotti naturali, come i flavonoidi estratti da piante, sia composti di sintesi, come il dobesilato di calcio. Agiscono migliorando il tono vascolare, il drenaggio linfatico e riducendo la permeabilità capillare, offrendo così un’azione multifattoriale. Sono generalmente ben tollerati e presentano pochi effetti collaterali, il che li rende una scelta valida per un’ampia gamma di pazienti.
Trattamento delle complicanze: la trombosi
In caso di complicanze, come la trombosi emorroidaria, la gestione richiede interventi mirati. "In questi casi", spiega Rossiello, "si possono somministrare farmaci orali come i FANS, che offrono un’azione antidolorifica. L’obiettivo primario è ripristinare l’integrità dell’endotelio e promuovere la fibrinolisi, evitando di ricorrere alla chirurgia".
Anche la diosmina, un noto flebotonico, può essere utilizzata per via orale, eventualmente affiancata da integratori fitoterapici, che offrono un effetto più blando rispetto ai farmaci ma rappresentano un valido supporto. "Anche la fitoterapia può essere d’aiuto", aggiunge Rossiello, con l’impiego di piante come cipresso, iperico, rusco e meliloto, note per le loro proprietà vasoprotettive.
Conclusioni
La terapia conservativa offre molteplici opzioni per la gestione della malattia emorroidaria nelle fasi iniziali e moderate, riducendo i sintomi e migliorando la qualità della vita del paziente. Dalle modifiche dello stile di vita ai farmaci topici e sistemici, fino ai rimedi fitoterapici, le strategie disponibili consentono un approccio personalizzato. Tuttavia, in presenza di complicanze come la trombosi, è essenziale ricorrere a terapie più specifiche per evitare l’intervento chirurgico e promuovere la guarigione.
Gallo G, et al., Consensus statement of the Italian society of colorectal surgery (SICCR): management and treatment of hemorrhoidal disease. Tech Coloproctol. 2020 Feb;24(2):145-164. doi: 10.1007/s10151-020-02149-1