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QS Edizioni - martedì 19 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Rinosinusite cronica con poliposi nasale. Tezepelumab riduce la dimensione dei polipi nasali e la congestione nasale

immagine 19 novembre - In uno studio di Fase III - condotto su pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale severa non controllata – tezepelumab è stato in grado di ridurre sia la dimensione dei polipi nasali, sia la congestione nasale. Tezepelumab è un anticorpo monoclonale, che inibisce l’azione della TSLP, una citochina epiteliale chiave nell’innescare la cascata infiammatoria e perpetuare l’infiammazione

Nello studio di Fase III WAYPOINT – condotto su pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) severa non controllata – tezepelumab ha ridotto sia in maniera statisticamente significativa e clinicamente rilevante la dimensione dei polipi nasali, sia la congestione nasale rispetto al placebo.

Tezepelumab è un anticorpo monoclonale, first-in class, che inibisce l’azione della TSLP, una citochina epiteliale chiave nell’innescare la cascata infiammatoria e perpetuare l’infiammazione di tipo allergico, eosinofilico e altri tipi di infiammazione, correlate all’asma grave e ad altre patologie infiammatorie.

WAYPOINT è uno studio randomizzato controllato, in doppio cieco, che ha valutato, rispetto al placebo, l’efficacia e la sicurezza di tezepelumab somministrato per via sottocutanea in pazienti adulti con rinosinusite cronica con poliposi nasale grave.

I partecipanti arruolati nello studio manifestavano sintomi nonostante fossero trattati con la terapia standard (corticosteroidi intranasali).

“La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una patologia complessa, i cui sintomi persistenti impattano fortemente sulla qualità di vita dei pazienti, compromettendone non solo il benessere fisico ma anche psicologico e sociale – osserva Eugenio De Corso, membro della commissione EUFOREA per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale –. Grazie al proprio peculiare meccanismo d’azione che inibisce l’azione del TSLP, una citochina epiteliale chiave in grado di innescare la cascata infiammatoria, tezepelumab ha dimostrato di avere un ruolo importante nel controllo dei processi infiammatori responsabili di questa malattia”.

“ In questo senso – continua Corso – i risultati positivi dello studio di Fase III WAYPOINT dimostrano come tezepelumab, riducendo in maniera statisticamente significativa e clinicamente rilevante la dimensione del polipo nasale e riducendo la congestione nasale, potrà rappresentare un’opzione terapeutica importante per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale grave e migliorare la vita dei pazienti che sono affetti da questa patologia così debilitante”.

Il profilo di sicurezza e tollerabilità di tezepelumab nello studio WAYPOINT è risultato coerente con quello già noto del farmaco.

I risultati completi dello studio saranno condivisi con le autorità regolatorie e la comunità scientifica.

Tezepelumab è attualmente approvato per il trattamento dell’asma grave negli Stati Uniti, nell’Unione Europea in Giappone e in circa 60 Paesi a livello globale. Ha ricevuto l’approvazione per la somministrazione mediante siringa pre-riempita monouso e dispositivo auto-iniettore per l’auto-somministrazione negli Stati Uniti e in Europa.

19 novembre 2024
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