Opella, la società di farmaci da banco di Sanofi, vale 16 miliardi di euro, pari a 14 volte il margine operativo lordo atteso nel 2024. Sulla base di questo
enterprise value il gruppo francese si prepara a vendere una quota di controllo, pari al 50% della società, al fondo d'investimento statunitense Clayton Dubilier & Rice (CD&R), riporta l'
Ansa. Per la cessione, preannunciata dieci giorni fa, hanno preso il via trattative in esclusiva per arrivare al closing nel secondo trimestre del prossimo anno. A farle decollare ha contribuito l'intervento dello Stato in un'operazione che ha suscitato clamore in Francia, dove non è piaciuta l'idea che l'antidolorifico più diffuso nel paese, il Doliprane, passi in mani americane piuttosto che al fondo francese Pai Partners che aveva presentato una propria offerta.
I colloqui in esclusiva sono ripartiti su nuove basi dopo che CD&R ha accettato di assumere una serie di impegni sul fronte del mantenimento dei posti di lavoro, degli investimenti, per 70 milioni di euro, e della produzione a livello locale, come chiesto dal governo. Quest'ultimo entra in campo direttamente e acquisirà una partecipazione fra l'1 e il 2% del capitale tramite il fondo di investimento statale Bpifrance che spenderà tra i 100 e i 150 milioni ed entrerà nel cda di Opella così da poter fare sentire la sua voce. L'azienda di consumer health di Sanofi impiega oltre 11.000 persone, è presente in 100 Paesi e gestisce 13 siti produttivi all'avanguardia e quattro centri di ricerca. Con un portafoglio di 100 marchi, tra i quali Allegra, Doliprane, Novanight, Icy Hot e Dulcolax, Opella è la terza azienda nel mercato dei farmaci da banco e delle vitamine e degli integratori a livello mondiale con oltre mezzo miliardo di consumatori. Con la cessione del controllo Sanofi, che rimarrà con una quota di minoranza importante, intende concentrarsi su medicinali e vaccini innovativi.