Scienza e Farmaci
Mpox. Dal Ministero della Salute un aggiornamento delle definizioni di caso e note tecniche per le diagnosi di laboratorio
In una nuova nota il Ministero della Salute fornisce un aggiornano delle definizioni di caso di Mpox e fornisce le ‘Note tecniche per la diagnosi di laboratorio di infezione da mpox virus (Mpxv)” realizzate in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, presso il quale viene individuato il Laboratorio nazionale di riferimento per mpox, d’intesa con l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, parte del Consorzio del Laboratori Europei di riferimento designati dalla Commissione europea.
Si riporta di seguito l’aggiornamento delle definizioni di caso di mpox. Tali definizioni hanno finalità di sorveglianza e non devono essere utilizzate per guidare la gestione clinica. Sono state sviluppate con l'obiettivo di identificare i casi e interrompere le catene di trasmissione. Quanto di seguito indicato potrebbe subire ulteriori revisioni alla luce di future evidenze.
Caso sospetto
Una persona che risulti essere un contatto di caso probabile o confermato nei 21 giorni precedenti l’esordio di sintomatologia e che presenti almeno uno dei seguenti sintomi o segni: insorgenza acuta di febbre (>38,5°C), mal di testa, mialgia, mal di schiena, astenia
Oppure
Una persona che presenti un'eruzione cutanea acuta inspiegabile, lesioni della mucosa o linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi). L'eruzione cutanea può comprendere lesioni singole o multiple nella regione ano-genitale o in altre parti del corpo. Le lesioni della mucosa possono includere lesioni singole o multiple nel cavo orale, nella congiuntiva, nell'uretra, nel pene, nella vagina o nell'ano-retto. Le lesioni ano-rettali possono anche manifestarsi come infiammazione ano- rettale (proctite), dolore e/o sanguinamento
E
per la quale le seguenti cause comuni di eruzione cutanea acuta o lesioni non spiegano completamente il quadro clinico: varicella zoster, herpes zoster, morbillo, herpes simplex, infezioni batteriche della pelle, infezione diffusa da gonococco, sifilide primaria o secondaria, cancrena, linfogranuloma venereo, granuloma inguinale, mollusco contagioso, reazione allergica (per esempio, alle piante); e qualsiasi altra causa comune localmente rilevante di eruzione papulare o vescicolare.
NB In presenza di un quadro clinico riconducibile a mpox non è necessario attendere i risultati di laboratorio negativi per le cause comuni sopra elencate di eruzione cutanea per classificare un caso come sospetto. Inoltre, poiché sono note co-infezioni con altri patogeni, l'identificazione di un patogeno alternativo, quale causa della malattia esantematica, non deve precludere l’effettuazione di un test per la ricerca di MPXV quando sussista un elevato sospetto di infezione da mpox supportato dalle informazioni anamnestiche, dalla presentazione clinica o dalla possibile esposizione a un caso di mpox.
Caso probabile
Una persona che presenti un'eruzione cutanea acuta inspiegabile, lesioni della mucosa o linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi). L'eruzione cutanea può comprendere lesioni singole o multiple nella regione ano-genitale o in altre parti del corpo. Le lesioni della mucosa possono includere lesioni singole o multiple nel cavo orale, nella congiuntiva, nell'uretra, nel pene, nella vagina o nell'ano-retto. Le lesioni ano-rettali possono anche manifestarsi come infiammazione ano- rettale (proctite), dolore e/o sanguinamento
E
uno o più dei seguenti elementi:
- ha un legame epidemiologico2 con un caso probabile o confermato di mpox nei 21 giorni precedenti l'insorgenza dei sintomi
- ha avuto partner sessuali multipli o anonimi nei 21 giorni precedenti la comparsa dei sintomi;
- è risultato positivo al test per l'infezione da orthopoxvirus (ad esempio, PCR specifica per OPXV senza PCR o sequenziamento specifico per MPXV).
Caso confermato
Caso confermato in laboratorio per infezione da MPXV attraverso la rilevazione di sequenze uniche di DNA virale mediante reazione a catena della polimerasi (PCR)4 in tempo reale e/o sequenziamento.
Caso scartato
Un caso sospetto o probabile per il quale i test di laboratorio mediante PCR e/o sequenziamento su campioni di liquido delle lesioni cutanee o delle croste sono risultati negativi per MPXV. Al contrario un caso probabile, rilevato retrospettivamente, per il quale non sia più possibile eseguire adeguatamente l'analisi della lesione (ad esempio, dopo la caduta delle croste) e nessun altro campione risulti positivo alla PCR, rimane classificato come caso probabile. Un caso sospetto o probabile non deve essere scartato sulla base di un risultato negativo di un tampone orofaringeo, anale o rettale o del solo esame del sangue.
Reinfezione
Caso di sospetta reinfezione
Una persona che soddisfi attualmente i criteri di caso confermato di mpox E
- presenti una storia documentata di una precedente infezione da MPXV, sospetta, probabile o confermata;
- senza evidenza di una risoluzione clinica completa dell'episodio precedente.
Caso di probabile reinfezione
Una persona che soddisfi attualmente i criteri di caso confermato di mpox
E
- presenti una storia documentata di una precedente infezione da MPXV, probabile o confermata;
- con completa risoluzione clinica della precedente infezione da MPXV;
- il tempo intercorso tra la risoluzione del primo episodio e l’insorgenza dei nuovi sintomi è minore di tre mesi.
Caso confermato di reinfezione
Una persona che soddisfi attualmente i criteri di caso confermato di mpox
E
- presenti una storia documentata di una precedente infezione da MPXV confermata;
- con completa risoluzione clinica della precedente infezione da MPXV;
- il tempo intercorso tra la risoluzione del primo episodio e l’insorgenza dei nuovi sintomi è maggiore o pari ai tre mesi;
- quando possibile, la differenziazione dei ceppi virali è effettuata mediante sequenziamento genetico.
OPPURE
- Ha una probabile reinfezione da MPXV (come descritto sopra) con una significativa differenziazione dei ceppi tra le due infezioni da MPXV (ad esempio, lignaggio diverso e lignaggi discendenti) attraverso il sequenziamento genetico.
Sorveglianza
Si ribadisce l’importanza di segnalare tempestivamente i nuovi casi di mpox tramite la piattaforma PREMAL.
Nelle more dell’aggiornamento della scheda PREMAL è necessario riportare il dato del clade e dell’eventuale confermata reinfezione nelle note.
Si ricorda di compilare la scheda PREMAL in tutte le parti e di trasmettere tempestivamente all’indirizzo coordinamento.contactracing@sanita.it del Ministero della Salute eventuali informazioni necessarie ai fini di tracciamento dei contatti.
Note tecniche per la diagnosi di laboratorio di infezione da mpox virus (MPXV)
Punti chiave
- Test di laboratorio per la diagnosi di infezione da mpox virus (MPXV) andrebbero eseguiti per tutti i casi sospetti.
- Il tipo di campione raccomandato per l’esecuzione dei test è il materiale prelevato dalle lesioni cutanee, inclusi i tamponi di essudato della lesione, frammenti di cute prelevati dalla superficie di più lesioni, o croste della lesione.
- La manipolazione in laboratorio di campioni provenienti da casi sospetti, probabili o confermati di mpox dovrebbe essere condotta con cautela, e comunque seguendo un approccio basato sulla valutazione del rischio.
- Per la diagnosi si utilizzano test di amplificazione dell'acido nucleico (PCR, real-time PCR), generici per orthopoxvirus (OPXV) e/o, specifici per MPXV, eseguiti su DNA estratto dai campioni biologici.
- Il sequenziamento è utile per confermare il risultato della PCR, determinare il Clade e il Sub- clade del virus e per chiarire l'epidemiologia.
Indicazioni per l’esecuzione dei test
Il test PCR per mpox deve essere offerto a tutte le persone che soddisfano la definizione di caso sospetto.
L’eruzione cutanea che si sviluppa nell’infezione da MPXV può somigliare ad altre malattie infettive o ad altre condizioni. Esempi di altre eziologie per lesioni cutanee di aspetto simile nei diversi stadi di sviluppo includono l’herpes simplex virus (tipo 1 e 2), il virus varicella zoster, il virus del mollusco contagioso, enterovirus, il virus del morbillo, l’acaro della scabbia, Treponema pallidum (sifilide), infezione disseminata da gonococco, infezioni batteriche della pelle, allergie ai farmaci, parapoxvirus, e ulcera molle.
Seguono poi ulteriori indicazioni tecniche riguardanti la Raccolta, spedizione e conservazione dei campioni biologici per l’esecuzione dei test diagnostici per MPXV.