“Continua il momento difficile per l’industria farmaceutica. Un’ulteriore conferma arriva dai dati Istat sulle vendite al dettaglio, che registrano una pesante contrazione del -5,8%, confrontando settembre 2011 e 2012, mese nel quale la farmaceutica fa segnare il calo più marcato tra tutte le voci di spesa. Anche confrontandosi sul dato totale del 2012 (gennaio-settembre), la flessione è molto significativa (-3,3%)”. Ad esprimere preoccupazione è il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, che commentando i dati Istat osserva come “a pesare sulle vendite vi è pure il trend negativo dei prezzi dei medicinali, che nel periodo gennaio-settembre segna un -4%”.
“Una grave crisi che – conclude Scaccabarozzi - rischia di avere serie ripercussioni sulle 165 fabbriche in Italia, che potrebbero rappresentare un driver strategico per il rilancio dell’economia se si riuscisse a garantire – invece dei continui cambiamenti di scenario – un contesto più stabile e favorevole agli investimenti industriali e di Ricerca nel Paese. Un cambio di approccio del quale c’è urgente bisogno”.