QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024
Scienza e Farmaci
Riforma legislazione farmaceutica Ue. Efpia ancora critica: “Probabile che le aziende continuino a spostare risorse verso aree con strategie più ambiziose nel campo delle scienze della vita”
21 marzo -
Il commento di Nathalie Moll dopo che i membri della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo hanno approvato le modifiche alla legislazione farmaceutica dell’UE prima che il testo finale venga votato nella plenaria del 10 aprile 2024
“L’aggiornamento del quadro politico europeo è fondamentale per il futuro di un settore che rappresenta uno degli asset strategici più importanti dell’Europa, poiché contribuisce alla bilancia commerciale della regione più di qualsiasi altro settore. Nonostante i miglioramenti pragmatici apportati al testo iniziale, l’industria resta preoccupata che l’impatto netto delle proposte possa rendere l’Europa meno competitiva e meno attraente come regione per la ricerca e lo sviluppo di medicinali e vaccini”. Lo ha affermato il direttore generale dell’EFPIA (Federazione europea delle industrie del farmaco), Nathalie Moll, dopo che i membri della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo hanno approvato le modifiche alla legislazione farmaceutica dell’UE prima che il testo finale venga votato nella plenaria del 10 aprile 2024.
“È difficile comprendere - aggiunge - come la riduzione degli incentivi per le aziende a scoprire, sviluppare e fornire nuovi trattamenti in Europa sia nel migliore interesse dei pazienti della regione. Secondo queste proposte, è molto probabile che le aziende continuino a spostare risorse – ricerca e sviluppo, sperimentazioni cliniche, produzione avanzata e competenze scientifiche e accademiche – verso aree con strategie più ambiziose nel campo delle scienze della vita. Mentre i deputati votano il testo modificato in sessione plenaria e continuano le discussioni in Consiglio, l’EFPIA e i suoi membri sottolineano la necessità di un dialogo continuo su come possiamo definire una legislazione che sostenga piuttosto che ostacoli la ricerca, lo sviluppo e la produzione di nuovi trattamenti nell’UE per contribuire a costruire un’Europa più sana, competitiva e resiliente”.
21 marzo 2024
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