La riforma pensionistica dell’Enpam è stata definitivamente approvata. I ministeri del Lavoro e dell’Economia hanno riconosciuto che l’ente previdenziale dei medici e dei dentisti ha una sostenibilità a oltre 50 anni, come richiesto dal decreto Salva Italia. “La barca è finalmente in porto e siamo i primi ad arrivare – ha dichiarato il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti-. E’ un grande risultato, che non è stato facile raggiungere. Abbiamo ripartito il sacrificio nella maniera più equa possibile. In termini previdenziali siamo stati molto prudenti. Superato questo stress test, gli ulteriori avanzi che scaturiranno da questa prudenza andranno ai giovani”.
La riforma dell’Enpam prevede un graduale adeguamento alle nuove aspettative di vita: a partire dal 2013 l’età del pensionamento ordinario di vecchiaia sarà di 65 anni e 6 mesi e aumenterà di un semestre all’anno fino a raggiungere i 68 anni nel 2018. Non ci sarà invece alcun aumento di contributi fino al 2015, anno in cui è previsto lo sblocco delle convenzioni (i “CCNL” dei medici convenzionati).