“Ieri c'è stato il provvedimento finale" per la riforma dell'Agenzia italiana del farmaco “da parte del Ministero, che è quello del raggiungimento dell'accordo in conferenza Stato-Regioni. E c'è stato l'accoglimento delle rilevazioni fatte dalle Regioni in termini di presenza all'interno della commissione unica, passando sostanzialmente da 1 a 3 presenze” di nomina da parte delle Regioni. “Vi sono stati degli aggiustamenti tecnico-burocratici e ora finalmente, dopo il vaglio del Consiglio di Stato, ci doteremo di un'Aifa che dovrebbe essere performante per definizione, quindi non più con un direttore generale e un Presidente del Consiglio di Amministrazioni che molte volte andavano in competizione e in conflitto. Ora, la proroga delle due attuali commissioni (Cts e Cpr) ha scadenza il 1 dicembre: abbiamo chiuso e impacchettato l'accordo, che passerà al vaglio del Consiglio di Stato, che però ha i suoi tempi tecnici, che potrebbero andare oltre il 2 dicembre. Quindi nel caso si dovrebbe chiedere una mini-proroga di 10-15 giorni”. Ad affermarlo
Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, parlando della riforma dell'Agenzia italiana del farmaco oggi a Roma a margine della presentazione del report Nomisma 2023 sui farmaci generici.
“Abbiamo unificato le commissioni - ha ricordato - abbiamo reso snella la governance nella certezza che possa rispondere in velocità, in profondità, in capillarità a quella che è la richiesta di salute dei cittadini applicata, aendo la possibilità di approvare, quindi autorizzare all'immissione in commercio nel più breve tempo possibile i nuovi farmaci”.