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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Svenimenti. Evidenziata la connessione genetica cervello-cuore

immagine 2 novembre - Circa il 40% delle persone ha avuto un episodio di sincope, o svenimentio almeno una volta nella vita. Questa breve perdita di coscienza, causata da dolore, paura, caldo, iperventilazione o altre cause, è causa frequente di visite al pronto soccorso. Uno studio pubblicato da Nature ha cercato di identificare il percorso genetico di questo fenomeno.
Uno studio pubblicato su Nature da un team guidato da Vineet Augustine, dell’Università della California di San Diego, insieme a colleghi dello Scripps Research Institute, ha identificato il percorso genetico tra cuore e cervello legato allo svenimento.

Secondo gli autori, quasi il 40% delle persone manifesta sincopi o svenimenti almeno una volta nella vita. Queste brevi perdite di coscienza causate da dolore, calore, iperventilazione o altro, sono una parte significativa delle visite in pronto soccorso; i meccanismi per cui avvengono non sono, per lo più, noti.

Lo studio
Il team si è focalizzato sui meccanismi neurali correlati al riflesso cardiaco Bezold-Jarisch (BJR), descritto per la prima volta nel 1867. I ricercatori, in particolare, hanno valutato la genetica dei gangli nodosi, che fanno parte dei nervi vaghi che trasportano segnali tra il cervello e gli organi viscerali, compreso il cuore. Nello specifico, i neuroni sensoriali vagali (VSN) proiettano segnali al tronco encefalico e sarebbero associati al riflesso BJR e agli svenimenti.

Dalla ricerca è emerso che i VSN che esprimono il recettore del neuropeptide Y Y2 (NPY2R) sono strettamente collegati al riflesso BJR. Studiando questo percorso negli animali di laboratorio, i ricercatori hanno osservato che, attivando i recettori NPY2R nei nervi VSN, i topi svenivano nell’immediato.

Durante questi episodi i ricercatori hanno rilevato che l’attivazione del recettore determinava una rapida dilatazione della pupilla e il classico ‘alzare gli occhi al cielo’ dello svenimento, e hanno registrato una soppressione della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria. Ulteriori test, infine, hanno mostrato che quando venivano inibiti i recettori NPY2R su VNS, svanivano sia il riflesso BJR che le condizioni di svenimento.

“Anche il cuore invia segnali al cervello, che possono cambiare la funzione cerebrale – conclude Vineet Augustine -Il nostro studio è la prima dimostrazione completa di un riflesso cardiaco, geneticamente definito, che ricapitola in modo fedele le caratteristiche della sincope a livello fisiologico, comportamentale e di rete neurale”.

Fonte: Nature 2023
2 novembre 2023
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