Oltre a procurare malessere, la mancanza di sonno danneggia il cervello attraverso un meccanismo mediato dalla pleiotropina, Una mancanza di riposo estesa nel tempo potrebbe addirittura aumentare il rischio di andare incontro a malattia di Alzheimer e altre patologie neurologiche. È quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Proteome Research da un team guidato da
Fuyi Xu e
Jia Mi della Binzhou Medical University di Shandong, in Cina, che ha scoperto come la proteina pleiotropina sia protettiva e i suoi livelli diminuiscono con la privazione del sonno, portando alla morte dei neuroni.
Lo studio indica che la mancanza di sonno porta a danni a livello dell’ippocampo, la zona del cervello coinvolta nell’apprendimento e nella memoria. Per capire meglio cosa accade quando non si dorme a sufficienza, gli scienziati hanno esaminato i cambiamenti di proteine e RNA sul modello animale.
In particolare i ricercatori cinesi hanno valutato la capacità degli animali di orientarsi in un labirinto e di imparare a riconoscere nuovi oggetti dopo essere stati privati del sonno per due giorni. Il team ha quindi estratto le proteine presenti negli ippocampi degli animali e ha identificato quali fra esse andavano incontro a cambiamenti nei livelli.
I ricercatori hanno osservato che la pleiotropina diminuiva negli animali privati del sonno. Per mezzo di un’analisi dell’RNA, inoltre, il team ha identificato il percorso molecolare attraverso il quale una perdita di pleiotropina porta a morte cellulare nell’ippocampo. E dal momento che la pleiotropina è implicata nella malattia di Alzheimer e in altre malattie neurodegenerative, i ricercatori hanno concluso che il rischio a lungo termine per chi non dorme a sufficienza è di andare incontro a queste patologie neurologiche.
Fonte: Journal of Proteome Research 2023