Un team dell’Università della California di Irvine, guidato da
Roshni Biswas, ha evidenziato che le persone più anziane, che vivono oltre i 90 anni con capacità cognitive superiori, hanno livelli di patologia cerebrale simili a quelli dei malati di Alzheimer, ma meno problemi a livello di memoria e di pensiero. Lo studio è stato pubblicato dal Journal of Alzheimer’s Disease.
Le evidenze sono emerse dall’analisi delle autopsie di 102 individui cognitivamente normali, deceduti all’età media di 97,6 anni. Il team di ricerca ha anche tenuto conto anche dei punteggi di test cognitivi somministrati da 2 a 12 mesi prima del decesso. L’età media dei partecipanti al momento dell’ultima visita era di 97,1 anni.
“I nostri risultati indicano che gli over 90 sono meno suscettibili ad altri tipi di cambiamenti neurodegenerativi come la malattia a corpi di Lewy”, sottolinea Biswas.
Questi risultati sono parte del 90+ Study, una ricerca longitudinale sull’invecchiamento e la demenza che è stata avviata nel 2003 sulla popolazione più anziana, la fascia di età più in rapida crescita negli USA. Con oltre duemila partecipanti, è uno degli studi più ampi del suo genere e finora ha prodotto risultati significativi su funzionalità cognitiva, salute e abitudini di vita degli anziani.
Fonte: Journal of Alzheimer’s Disease 2023