Scienza e Farmaci
Hiv. La PrEP in Europa rimborsata in tutto o in parte in 38 Paesi della regione Oms. In Italia farmaci a carico del cittadino ed esami diagnostici a parziale carico del Ssn
L'ECDC ha pubblicato un nuovo draft che riassume le questioni chiave e le priorità per l'azione nella regione europea in merito alla profilassi pre-esposizione all'HIV (PrEP).
Il draft si basa in gran parte sui dati raccolti tra febbraio e marzo 2022 dall'ECDC, per monitorare l'attuazione della Dichiarazione di Dublino del 2004.
“La PrEP – ha dichiarato Andrea Ammon, direttore dell'ECDC - è un potente strumento per ridurre la trasmissione dell'HIV. Ma sebbene l'offerta di PrEP nella regione europea sia aumentata dal 2016, c'è ancora una grande variazione tra i paesi in termini di scala di attuazione".
Sebbene la PrEP sia rimborsata in 23 paesi su 55 (Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Islanda, Irlanda, Kazakistan, Kirghizistan, Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco, Macedonia del Nord, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina, Regno Unito), non è disponibile ovunque e l'ammissibilità è limitata, in particolare per i migranti e le persone che si iniettano droghe.
In altri 15 paesi la PrEP è sì disponibile nelle strutture sanitarie, ma non completamente rimborsata (vedi figura qui sotto). In Italia, in particolare, la terapia non è a carico del Ssn ma può essere acquistata in farmacia a un prezzo di circa 60 euro per una confezione da 30 compresse, previa prescrizione medica. Possono essere invece parzialmente a carico del Ssn gli esami diagnostici indicati prima dell'assunzione del farmaco.
Per facilitare l'attuazione della PrEP in tutta la regione europea, l'ECDC ha sviluppato una guida operativa sulla PrEP, insieme a studi di casi nazionali sull'attuazione dei programmi PrEP e uno strumento di monitoraggio standardizzato per la PrEP.
I paesi, sottolinea l’Ecdc, “dovrebbero prendere in considerazione questi standard e strumenti di monitoraggio durante lo sviluppo e l'attuazione delle linee guida nazionali e porre una maggiore attenzione sull'aumento dell'accessibilità della PrEP per tutte le popolazioni chiave”.
Trenta paesi hanno affermato che le linee guida PrEP sono state sviluppate e sono in fase di attuazione. Tuttavia altri 15 paesi non avevano sviluppato tali linee guida e hanno riferito che c'erano state barriere che impedivano o limitavano l'implementazione della PrEP, come una maggiore trasmissione di altre infezioni sessualmente trasmissibili, preoccupazioni sull'uso inferiore del preservativo, preoccupazioni sui costi dei farmaci e preoccupazioni sull'adesione.
Il brief identificava le priorità di azione per sostenere i paesi dell'UE nel raggiungimento del sotto-obiettivo dell'obiettivo di sviluppo sostenibile in materia di salute: