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QS Edizioni - lunedì 1 luglio 2024

Scienza e Farmaci

La chirurgia bariatrica riduce rischio di malattia cardiaca

immagine 16 novembre - Gli adulti con obesità e steatosi epatica non alcolica che si sottopongono a chirurgia bariatrica hanno quasi il 50% in meno di probabilità di soffrire di eventi cardiovascolari maggiori. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da un team della Rutgers University del New Jersey, pubblicata da JAMA Network Open.

Uno studio condotto su adulti con obesità, tutti affetti da steatosi epatica non alcolica, ha fatto emergere come coloro che si sottopongono a chirurgia bariatrica abbiano quasi il 50% in meno di probabilità di soffrire di eventi cardiovascolari maggiori, dopo l’intervento. La ricerca, condotta da un team della Rutgers University (New Jersey, USA), è stata pubblicata da JAMA Network Open.

Per lo studio, i ricercatori americani hanno analizzato i dati dal database assicurativo MarketScan Commercial Claims and Encounters, tra il 2007 e il 2017. Dei 230 milioni di individui coperti, 86.964 adulti tra 18 e 64 anni avevano obesità e steatosi epatica non alcoolica. Di questi, il 68% era costituito da donne e il 35% è andato incontro a chirurgia bariatrica, mentre la restante parte ha ricevuto cure non chirurgiche.

Dai risultati è emerso che i pazienti che si sottoponevano a chirurgia bariatrica avevano una riduzione del 49% dei rischio di sviluppare eventi cardiovascolari maggiori come infarto, insufficienza cardiaca e ictus. Inoltre, chi andava incontro a intervento aveva una probabilità molto inferiore di andare incontro ad angina, eventi aterosclerotici o formazione di coaguli di sangue.

“I risultati forniscono evidenze a supporto della chirurgia bariatrica come efficace strumento terapeutico nel ridurre l’elevato rischio cardiovascolare nella popolazione di pazienti con obesità e steatosi non alcoolica”, ha spiegato Vinod Rustgi, uno degli autori della ricerca.

Fonte: JAMA Network Open 2022

16 novembre 2022
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