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QS Edizioni - domenica 22 dicembre 2024

Scienza e Farmaci

Sindrome metabolica: esercizio aerobico, anche se intensivo, non basta a protegge i bambini

immagine 21 ottobre - La sindrome metabolica nei bambini non può essere “prevenuta” solo con l’esercizio aerobico, che pure ne riduce l’incidenza migliorando i livelli del colesterolo HDL. A questa conclusione è giunto uno studio finlandese che ha osservato 352 bambini tra i nove e gli undici anni.

Fare tanto esercizio aerobico non protegge i bambini dalla sindrome metabolica, anche se è utile a ridurne la comparsa in caso di sovrappeso migliorando i livelli di colesterolo HDL. È quanto osservato da uno studio finlandese.

La ricerca, guidata da Eero Haapala dell’University of Jyvaskyla, insieme a un team dell’University of Eastern Finland, è stata pubblicata dal Journal of Science and Medicine Sport, che ha concluso che la scarsa attività aerobica non è uno dei fattori caratterizzanti la sindrome metabolica negli adulti.

La sindrome è caratterizzata da un accumulo di fattori di rischio metabolici e per malattie cardiovascolari ed è contraddistinta da elevato peso corporeo, ipertensione, resistenza all’insulina, aumento dei trigliceridi e ridotti livelli di colesterolo.

La ricerca finlandese ha osservato 352 bambini tra i nove e gli undici anni, compresi nello studio PANIC, e 572 uomini tra i 53 e i 72 anni, dello studio KIHD.

Dai risultati è emerso che una scarsa attività aerobica non è un fattore di rischio per la sindrome metabolica nei bambini. Invece, quando si considera l’attività aerobica in base al peso corporeo, i bambini che fanno più attività presentano un rischio ridotto di sindrome metabolica, anche se questo diverso effetto dell’attività fisica sembra essere dovuto a differenze nella massa grassa corporea e non all’attività aerobica in sé. Lo stesso è stato osservato negli adulti.

“Il nostro studio mostra che essere sovrappeso o obesi aumenta il rischio di sindrome metabolica indipendentemente dai livelli di attività aerobica”, conclude Haapala, secondo il quale si dovrebbe iniziare con “l’aumentare l’attività fisica, migliorare la qualità della dieta e controllare il peso”.

Fonte: Journal of Science and Medicine in Sport 2022

21 ottobre 2022
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