Scienza e Farmaci
Bambini. Il contesto emotivo in cui mangiano influenza la dieta
Per valutare il rapporto tra stato emotivo e alimentazione, un team di ricercatori dell’University of Southern California di Los Angeles – guidati da Christine Hotaru Naya - ha preso in considerazione 195 bambini di etnia diversa che, attraverso un’app per telefono, venivano contattati sette volte al giorno per rispondere ad alcune domande sull’umore e per riferire se avevano mangiato cibi non sani come patatine fritte, dolci e bevande zuccherate nelle due ore precedenti all’intervista.
Tra tutte le tipologie di cibo non sano consumate, i dolci erano quelli consumati più spesso. I bambini, infatti, riferivano di mangiare dolci almeno una volta al giorno per il 40% dei giorni.
Le patatine fritte venivano mangiate almeno una volta al giorno per il 30% dei giorni e le bevande ricche di zuccheri venivano consumate almeno una volta al giorno per il 25% dei giorni. Inoltre, per il 90% dei giorni, i bambini riferivano un umore basso, negativo, ma stabile.
Associando il consumo di cibi non sani con lo stato dell’umore, il team di ricerca ha evidenziato che “il consumo di patatine era più elevato nei giorni in cui l’umore era più variabile, rispetto a quando era stabile”.
“I bambini tendono a consumare cibi non sani soprattutto nel fine settimana, quando i pasti e gli snack sono meno strutturati e controllati rispetto a quando vanno a scuola”, conclude Christine Hotaru Naya, che ha guidato la ricerca.