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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Linfoma a grandi cellule B.  Con terapia Car T lisocabtagene maraleucel risposte durature dopo il trattamento di prima linea

immagine 30 maggio - La prima presentazione dei risultati dell’analisi primaria dello studio di Fase 2 Pilot di lisocabtagene maraleucel ha mostrato risposte complete in più della metà dei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivante o refrattario dopo la terapia di prima linea e non considerati candidabili al trapianto di cellule staminali.

Bristol Myers Squibb annuncia i risultati dell’analisi primaria dello studio multicentrico di Fase 2 PILOT che ha valutato lisocabtagene maraleucel nei pazienti adulti con linfoma a grandi cellule B (LBCL) recidivante o refrattario dopo la terapia di prima linea e che sono non ritenuti candidabili alla chemioterapia ad alte dosi e al trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT). Lo studio PILOT è l’unico studio sponsorizzato che analizza una terapia cellulare CAR T come trattamento di seconda linea dei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivante o refrattario, non considerati candidabili al trapianto di cellule staminali. I dati saranno presentati in una sessione poster al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) sabato 4 giugno (9.00 AM – 12:00 PM EDT) (Abstract #7062).

Lo studio PILOT ha arruolato un’ampia popolazione di pazienti con linfoma a grandi cellule B (LBCL) recidivante o refrattario dopo terapia di prima linea, che non sono considerati candidabili al trapianto in base all’età, performance status e/o funzionalità d’organo e comorbidità, e indipendentemente dal tempo alla recidiva dopo il trattamento di prima linea.

A un follow-up mediano di 12,3 mesi, la maggior parte dei pazienti trattati con lisocabtagene maraleucel (n=61) ha mostrato una riduzione della malattia, con l’80% dei pazienti in risposta alla terapia (tasso di risposta globale 95% CI: 68,2 – 89,4) e il 54% in risposta completa (CR; 95% CI:40,8-66,9). Le risposte con lisocabtagene maraleucel sono state durature, con una durata mediana della risposta di 12,1 mesi (95% CI: 6,2-NR) al follow-up mediano di 15,5 mesi. Nei pazienti in risposta completa, la durata mediana della risposta è stata di 21,7 mesi (95% CI: 12,7-NR). La sopravvivenza libera da progressione mediana con lisocabtagene maraleucel è stata di 9,0 mesi (95% CI: 4,2-NR), e la sopravvivenza globale mediana non è stata ancora raggiunta (95% CI: 17,3-NR). Nello studio PILOT, i pazienti sono stati trattati con lisocabtagene maraleucel e monitorati sia in regime di ricovero che in regime ambulatoriale.

“Per i pazienti con linfoma a grandi cellule B refrattario o recidivante dopo la prima linea di trattamento, il trapianto di cellule staminali è sempre stato l’unica opzione terapeutica potenzialmente curativa, ma in realtà molti pazienti non sono candidabili al trapianto di cellule staminali, rendendo quindi limitate le opzioni di trattamento”, afferma Leo I. Gordon, M.D., sperimentatore dello studio, Professore di Medicina, Northwestern University Feinberg School of Medicine e Robert H. Lurie Comprehensive Cancer Center, Chicago, Illinois. “I risultati dello studio PILOT, compresi gli esiti riferiti dai pazienti, mostrano che il trattamento con liso-cel come terapia di seconda linea offre risposte durature, con un miglioramento della qualità di vita dei pazienti che avevano storicamente scarsa prognosi”.

Il linfoma a grandi cellule B, il tipo più comune di linfoma non-Hodgkin, è un tumore aggressivo del sangue e circa il 40% dei pazienti presenta malattia refrattaria o recidivante dopo il trattamento di prima linea. La chemioterapia ad alte dosi seguita da trapianto autologo di cellule staminali ha costituito il pilastro della cura nel setting di seconda linea; tuttavia, meno della metà dei pazienti con malattia refrattaria o recidivante dopo la prima linea di terapia viene considerata candidabile al trapianto di cellule staminali. Per questi pazienti esistono trattamenti limitati che offrono il controllo della malattia a lungo termine e spesso l’unica opzione sono le cure palliative. Se non trattati, i pazienti con linfoma a grandi cellule B hanno un’aspettativa di vita di tre-quattro mesi.

“Bristol Myers Squibb è fortemente impegnata nella ricerca di terapie innovative che offrano benefici clinici a lungo termine per alcuni dei tumori più difficili, con la speranza di poter stabilire nuovi standard terapeutici che non solo permettano di migliorare i risultati, ma anche la qualità di vita dei pazienti”, sostiene Anne Kerber, senior vice presidente, Cell Therapy Development, Bristol Myers Squibb. “Con lisocabtagene maraleucel abbiamo ideato con coraggio un ampio programma di sperimentazione clinica nel linfoma a grandi cellule B recidivante o refrattario, comprendendo i pazienti non candidabili per il trapianto di cellule staminali dopo il fallimento della terapia di prima linea. Questi risultati dello studio PILOT continuano a dimostrare la potenzialità di lisocabtagene maraleucel di cambiare la pratica clinica in questo setting, mantenendo la promessa di assicurare la terapia con cellule CAR T ad un maggior numero di pazienti”.

Nello studio PILOT, lisocabtagene maraleucel ha dimostrato un profilo di sicurezza gestibile, senza nuovi eventi avversi, con tassi limitati di sindrome da rilascio di citochine (CRS) o di eventi neurologici gravi e non sono stati riportati sindrome da rilascio di citochine o eventi neurologici di grado 4/5. La sindrome da rilascio di citochine di ogni grado si è verificata nel 38% dei pazienti, in uno dei quali (2%) era di Grado 3. Gli eventi neurologici di ogni grado sono stati osservati nel 31% dei pazienti, in tre dei quali (5%) di Grado 3.

In un’analisi separata degli esiti riferiti dai pazienti (PRO) dello studio PILOT, quelli trattati con lisocabtagene maraleucel e valutabili per l’analisi PRO (n=56) hanno mostrato miglioramenti significativi della fatigue e del dolore. I miglioramenti nei sintomi globali correlati al linfoma sono risultati significativi a seguito del trattamento con lisocabtagene maraleucel e, a una analisi individuale sui pazienti, il 70% ha riportato significativi miglioramenti della qualità di vita a 6 mesi, sulla base del punteggio FACT-Lym. I risultati dell’analisi saranno presentati in una sessione poster lunedì 6 giugno (2:15 PM – 5:15 PM EDT) (Abstract #6567). 

Una richiesta di estensione dell’autorizzazione (Biologic Licence Application – BLA) del lisocabtagene maraleucel nel trattamento del linfoma a grandi cellule B recidivante o refrattario, dopo il fallimento della terapia di prima linea, è attualmente in fase di revisione, con procedura prioritaria, presso la Food and Drug Administration (FDA) americana; procedura che in accordo al Prescription Drug User Fee Act (PDUFA) dovrà concludersi entro il 24 giugno 2022.

Lisocabtagene maraleucel, una terapia cellulare CAR T anti CD-19, è attualmente approvata dalla FDA americana per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma a grandi cellule B (LBCL) recidivante o refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica, compresi il linfoma a grandi cellule B diffuso (DLBCL) non diversamente specificato (incluso DLBCL derivante dal linfoma indolente), il linfoma a cellule B di alto grado, il linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B e il linfoma follicolare di Grado 3B. Lisocabtagene maraleucel non è indicato per il trattamento dei pazienti con linfoma primario del sistema nervoso centrale.

30 maggio 2022
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