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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Covid. Iss: “Variante Omicron diventa prevalente: 81% dei campioni positivi”

immagine 14 gennaio - La variabilità regionale è risutata essere tra il 33% e il 100%, mentre la variante Delta era presente al 19% del campione esaminato. Le Regioni con la maggiore incidenza sono la Basilicata (100% di Omicron), l'Umbria (93,3%) e Puglia (91,9%). Quelle con l'incidenza più bassa sono la Valle d'Aosta (33,3%) e la PA di Bolzano (54,2%). Sono questi i risultati definitivi aggiornati al 3 gennaio scorso dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. L’INDAGINE
In Italia il 3 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata all’81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%, mentre la Delta era al 19% del campione esaminato. Sono questi i risultati definitivi dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus.
 
Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA e complessivamente 120 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare e sono stati sequenziati 2.632 campioni.
 
Le Regioni con la maggiore incidenza sono la Basilicata (100% di Omicron), l'Umbria (93,3%) e Puglia (91,9%). Quelle con l'incidenza più bassa sono la la Valle d'Aosta che, con il 33,3%, è l'unica ad avere valori sotto il 50% e la PA di Bolzano con una percentuale di Omicron del 54,2%.
 
14 gennaio 2022
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