15 settembre -
Si stima che nel 2017 in Italia, verranno diagnosticati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore maligno di cui circa 192mila negli uomini (54%) e 177mila nelle donne (46%).
Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore.
Le 5 neoplasie più frequenti nel 2017 nella popolazione sono quelle delcolon-retto (53mila nuovi casi),seno (51mila),polmone (41.800),prostata (34.800) e vescica (27.000).
Negli uomini il più diagnosticato è il tumore della prostata che rappresenta il 18% del totale; seguono il cancro del colon-retto (16%), del polmone (15%), della vescica (11%) e delle vie urinarie (5%). Tra le donne il tumore della mammella rappresenta il 28% delle neoplasie femminili, seguito da quelli del colon-retto (13%), del polmone (8%), della tiroide (6%) e del corpo dell’utero (5%).
L’incidenza è influenzata, oltre che dal genere, anche dall’età:nei maschi giovani, il tumore più frequente è rappresentato dal cancro del testicolo, praticamente raro negli anziani; a seguire melanomi, linfoma non-Hodgkin, tumori del colon-retto e della tiroide.
Nella classe 50-69 anni e negli ultrasettantenni il tumore più frequente è rappresentato dalla prostata, seguono polmone, colon-retto e vescica.
Nella classe 50-69 al 5° posto compaiono i tumori delle vie aerodigestive superiori mentre il tumore dello stomaco è appannaggio delle persone molto anziane.
Nelle femmine invece il cancro della mammella rappresenta la neoplasia più frequente in tutte le classi di età, sebbene con percentuali diverse (41% nelle giovani vs 22% nelle molto anziane). Nelle donne giovani a seguire compaiono i tumori della tiroide, melanomi, colon retto e cervice uterina. Nella classe intermedia seguono i tumori del colon-retto, corpo dell’utero, polmone e tiroide mentre nelle anziane seguono i tumori del colon-retto, polmone, pancreas e stomaco.
Gli andamenti temporali
Gli andamenti temporali di incidenza e mortalità delle neoplasie, permettono di evidenziare eventuali priorità nella programmazione sanitaria, valutare gli effetti di interventi di prevenzione primaria e secondaria e introdurre o modificare procedure diagnostiche e terapeutiche. I dati relativi ai trend temporali sono calcolati al netto dell’invecchiamento della popolazione, sia per la mortalità che per l’incidenza e si riferiscono alla casistica dell’area di attività dei Registri Tumori italiani del periodo 2003-2012 proiettata fino al 2017.
L’interpretazione degli andamenti temporali deve tener conto di una molteplicità di fattori legati sia ai fattori di rischio, come le modificazioni dell’abitudineal fumo in diminuzione tra gli uomini ed in aumento tra le donne, sia ai programmi di screening organizzati (mammella, cervice e colon retto) e sia alle campagne spontanee di prevenzione secondaria (come per il melanoma e la prostata).
In generale in Italia, nel periodo 2003-2017, si conferma una diminuzione di incidenza per tutti i tumori nel sesso maschile (-1.8% per anno) legata principalmente alla riduzione delle neoplasie del polmone e della prostata ed un andamento sostanzialmente stabile per i tumori femminili.
Considerando le incidenze dei singoli tumori, negli uomini appaiono in calo i tumori delle vie aerodigestive superiori, dello stomaco, del colon-retto, del fegato, del polmone, della prostata e della vescica.
Nelle donne sono in calo i tumori delle vie aerodigestive superiori, dello stomaco, del retto, del fegato, delle vie biliari, del corpo dell’utero, dell’ovaio.
Per quanto riguarda il tumore del colon-retto,si evidenzia come grazie ai programmi di screening l’incidenza del tumore del colon risulti in calo tra gli uomini (-3,2% per anno) e quella del tumore del retto in entrambi i sessi (-3,9% e -3,2% per anno rispettivamente tra uomini e donne).
Tra gli uomini sono in aumento i tumori del pancreas, il melanoma, il mesotelioma, il tumore del testicolo e della tiroide, tra le donne sono in aumento i tumori del polmone, del pancreas, il melanoma e il tumore della mammella e della tiroide.
Considerando le singole morfologie, nel carcinoma esofageo risultano in calo negli uomini le forme squamose e in aumento gli adenocarcinomi, mentre nelle donne è in riduzione la forma adenocarcinomatosa e in aumento la forma squamosa.
Nel carcinoma del polmone, risultano in calo negli uomini le forme squamose ed in aumento gli adenocarcinomi, mentre nelle donne aumentano lievemente gli squamosi e, soprattutto, gli adenocarcinomi (+8,4% per anno).
Confronti geografici nazionali
Si osserva un gradiente geografico per l’incidenza con livelli che si riducono dal Nord al Sud. Infatti,
il tasso d’incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) per tutti i tumori è tra gli uomini più basso dell’8% al Centro e del 17% al Sud/Isole rispetto al Nord e per le donne del 5% e del 18% rispettivamente.
Per alcuni tumori (esofago, melanoma) si confermano tassi d’incidenza doppi al Nord rispetto al Sud/Isole per entrambi i sessi. Anche per il rene e la pelvi renale l’incidenza è marcatamente minore al Sud/Isole in entrambi i sessi, così come per il tumore della prostata che continua a far registrare tassi di incidenza più elevati nelle regioni del Nord.
Da segnalare, in controtendenza per entrambi i sessi, una incidenza maggiore al Sud/Isole del tumore delle vie biliari, del sarcoma di Kaposi e della tiroide, rispetto al Nord. Nelle donne si evidenzia una incidenza maggiore al Sud/Isole per il tumore del fegato. Il dato, già noto nella letteratura scientifica, è stato messo in relazione a locali condizioni genetiche e ambientali (come la prevalenza di infezione da virus dell’epatite B e/o C per il tumore del fegato) peculiari delle zone del meridione d’Italia.