13 maggio -
“Si tratta di una vittoria storica. I risultati scientifici che arrivano dagli USA testimoniano, di fatto, che il trattamento precoce dell’infezione da Hiv con i farmaci cosiddetti Haart (Highly Active Anti-Retroviral Therapy) blocca la trasmissione del virus per via sessuale, ovvero la principale forma di contagio”. Così Ignazio Marino, chirurgo e presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, dopo l’annuncio dell’Istituto nazionale della Salute degli Stati Uniti, dove con quattro anni di anticipo è stata interrotta la ricerca sull’uso preventivo dei farmaci retrovirali per l’Aids, somministrati a 1.763 coppie. Ignazio Marino è stato il primo chirurgo in Italia a trapiantare con successo un paziente affetto da Hiv il 17 luglio 2001. Un intervento che suscito’ molte polemiche (il paziente è vivo e sta bene).
“I ricercatori - prosegue Marino - hanno dimostrato che nel 96% dei casi, trattati precocemente con i farmaci retrovirali, si annulla l’eventualità di trasmissione del virus al partner. È davvero un passo avanti incredibile che dimostra come l’Aids, che negli anni ‘80 e ‘90 rappresentava una condanna a morte, possa e debba essere sconfitta con medicine e prevenzione; inoltre sottolinea anche quanto la ricerca medica sia cruciale e vada finanziata e tutelata in maniera adeguata e continua”.