12 gennaio -
Lieve diminuzione nella prima settimana del 2017 del numero dei casi d’influenza anche se l’incidenza rimane sempre alta. Lo rileva
l’ultimo bollettino Influnet dell’Iss aggiornato all’8 gennaio (prima settimana 2017). Un calo precisano però dall’Iss “dovuto probabilmente alla chiusura prolungata delle scuole per le festività natalizie”
In ogni caso rispetto all’anno scorso l’influenza si conferma essere arrivata prima ed essere molto potente. Il numero di casi stimati in questa settimana è stato pari a circa 552.000 (erano 121mila l’anno scorso: 5 volte meno), per un totale, dall’inizio della sorveglianza (dallo scorso ottobre all’8 gennaio 2017) di circa 2.486.000 casi. L’anno scorso nello stesso periodo i casi erano circa 900mila: meno della metà.
Nella prima settimana del 2013 Il livello di incidenza in Italia è pari a 9,11 casi per mille assistiti e in lieve flessione rispetto ai 10,12 casi dell’ultima settimana del 2016. Nelle classi di età pediatrica, infatti, si osserva un forte calo dell’incidenza rispetto alla precedente settimana, mentre negli adulti e negli anziani, sebbene lievemente, il numero dei casi continua a crescere. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 17,47 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 9,27.
L’Iss conferma che la curva epidemica delle sindromi influenzali ha anticipato l’ascesa rispetto alle precedenti stagioni influenzali. Nella prima settimana del 2017 in tutte le Regioni italiane è in corso il periodo epidemico. In Piemonte, in Val d’Aosta, in Emilia-Romagna, nelle Marche, nel Lazio, in Abruzzo, in Campania e in Basilicata si osserva un’incidenza pari o superiore a 10 casi per mille assistiti.
Ma attenzione l’Iss sottolinea che “l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati”.
Confronto casi 2016/2017