24 novembre -
“Il problema meningite in Toscana va studiato nel dettaglio perché rappresenta una novità scientifica e noi come medici di medicina generale lo stiamo facendo. Non sappiamo ancora perché questi ceppi si siano ‘incattiviti’, non capiamo il modello di diffusione e soprattutto perché stanno colpendo in gran prevalenza solo la Toscana”. Ad affermarlo è
Claudio Cricelli, presidente nazionale della Simg, in occasione dell’inaugurazione del XXIII Congresso nazionale della Società, che si svolge a Firenze.
Per Cricelli la Regione Toscana “si è mossa con grande tempestività e attenzione per capire il fenomeno, combatterlo e impedire che si possa espandere in altre regioni, per esempio con il trasferimento in altre parti d’Italia di cittadini di questa Regione. Dobbiamo, però, prendere atto che, al contrario di quanto si credeva fino a ieri, la vaccinazione antimeningococcica non protegge per decenni, ma ogni cinque anni va rifatta. E questo rappresenta una novità”.
“In ogni caso – conclude Cricelli -, dobbiamo invitare tutti i cittadini, anche quelli non considerati a rischio, a vaccinarsi. In questo senso la regione toscana sta lavorando con grande professionalità. Come medici di medicina generale della Simg manteniamo altissima la guardia e, senza creare allarmismi ingiustificati, dobbiamo monitorare, d’intesa con le Istituzioni, quotidianamente la situazione”.