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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Mandelli (Fofi): “Colmeremo il gap informativo anche con un corso ad hoc per i farmacisti”

4 febbraio - “Confermo la mia volontà di informare ulteriormente i farmacisti, e lo faccio ancora di più alla luce di questi dati. Non è nostra intenzione scappare difronte alla realtà. Per questo realizzeremo a breve un corso di formazione sul nuovo farmaco e sulle dinamiche di funzionamento così da colmare il gap di informazione”.
 
Non si è tirato indietro Andrea Mandelli, presidente della Fofi, nonché senatore di Fi e vicepresidente della Commissione Bilancio che ha commentato con molta attenzione i dati emersi dall’indagine nazionale sulla contraccezione d’emergenza. “Non siamo sulla luna o in una torre d’avorio nè lontani dalla realtà, siamo professionisti pronti a qualsiasi confronto e la mia presenza qui lo testimonia - ha detto intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dei dati raccolti dalla Swg di Trieste tra donne e farmacisti - sono venuto per imparare e capire e per fare quello che è giusto. La mia professione ha 800 anni di storia, una storia teatro del grande adattamento della professione al mutare dei costumi e delle realtà anche industriali. E ogni cambiamento è stato interpretato da noi in maniera importante. Ecco perché ho voluto prendere coscienza  ancora una volta del problema. Per avere il termometro della situazione aggiornato”.
 
Mandelli ha voluto ricordato come la categoria si è dovuta confrontare con farmaci che hanno subito nell’arco di 4 anni una serie di direttive diverse: dall’obbligo di ricetta e del test di gravidanza  fino alla loro cancellazione e quindi alla possibilità delle donne maggiorenni di poterli comprare senza ricetta medica.
 
“Confermo la mia volontà di informare ulteriormente i farmacisti – ha sottolineato – e lo faccio ancora di più alla luce di questi dati. Non è nostra intenzione scappare di fronte alla realtà siamo professionisti consapevoli del ruolo che hanno all’interno della società e del Servizio sanitario nazionale, consci che dobbiamo lavorare insieme. Metteremo quindi a disposizione dei farmacisti del materiale informativo sulla contraccezione d’emergenza all’interno di un corso Ecm sul nostro portale on line di aggiornamento. Al di là di questo percorso formativo che verrà realizzato a breve – ha aggiunto – cercheremo sempre di mettere a disposizione dei farmacisti gli strumenti più idonei per essere sempre più consapevoli nell’apprendere e anche per riuscire ad abbandonare quel retaggio che deriva forse da un’informazione che si è stratificata con grande forza negli anni passati. Siamo quindi sempre pronti a raccogliere suggerimenti e osservazioni e a collaborare con le donne e i medici per realizzare sfide costruttive”.
Ècomprensibile, ha poi specificato Mandelli in una nota ufficiale della Fofi,  che “in una fase iniziale possano esserci titubanze in merito alla natura e alle modalità di dispensazione del contraccettivo d’emergenza, che rappresenta un’assoluta novità per la società italiana. È evidente che esiste un deficit di informazione che stiamo cercando di ovviare, anche attraverso il progetto formativo”. Quanto invece deve essere chiaro a tutti,  ha sottolineato nella nota “è che la dispensazione del contraccettivo deve obbedire tassativamente al dettato della normativa vigente, e che qualsiasi violazione della norma deve essere puntualmente segnalata”.
 
“Non intendo entrare nel merito dell’indagine – prosegue la nota della Fofi –  ma è giusto fare presente che in Italia è la prima volta che un farmaco di questa natura, comunque un preparato ormonale, viene classificato senza obbligo di prescrizione, e si tratta di un salto culturale notevole. Sono certo che se si ripetesse questa indagine tra qualche mese, magari su un campione più ampio, avremmo risultati diversi. Come organo ausiliario dello Stato, oltre che di rappresentanza della professione, siamo più volte intervenuti direttamente e attraverso gli Ordini a ricordare le modalità di dispensazione di questo contraccettivo, ma abbiamo ritenuto doveroso anche promuovere l’aggiornamento su questa tematica, perché senza un’azione sul piano culturale diviene tutto più difficile”.
4 febbraio 2016
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