26 novembre - Stressati sul lavoro? A rischio depressione. Sono le conclusioni del rapporto Eurofound ed EU-OSHA ‘Healthy workplaces manage stress’ pubblicato da pochi giorni e in cui il 79% delle aziende dichiara una certa preoccupazione per le ricadute sul personale anche se meno del 30% ha messo a punto specifici provvedimenti per monitorare, prevenire e arginare il fenomeno.
 
“Lo stress dovrebbe essere considerato un fattore di rischio per la sicurezza sul lavoro” ha dichiarato Christa Sedlatschek, direttrice di EU-OSHA l’agenzia Europea per la Sicurezza sul Lavoro “si manifesta a causa di pressioni estreme, ritmi troppo serrati, scadenze, sbilanciamento del rapporto tra tempo dedicato al lavoro e quello per la vita privata ma anche cattivo rapporto con colleghi e superiori sino a veri e propri casi di mobbing”. Le politiche europee dovranno tener conto di questi dati per evitare non solo assenteismo e scarso rendimento sul lavoro (il cosiddetto ‘presenteismo’) ma anche la perdita di professionalità e uscita dal mondo produttivo di soggetti ancora giovani.

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