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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Sicurezza degli alimenti. OMS: ecco i “cinque punti chiave”

2 luglio - In tema di sicurezza alimentare, la Food Safety dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce il manifesto “Five key sto safer food” (“Cinque criteri chiave per un cibo più sicuro") - per ulteriori dettagli vedere il documento in allegato -, nel quale ribadisce che Conoscenza=Prevenzione.

1.Mantenere la pulizia: lavarsi le mani prima di toccare gli alimenti e rilavarle spesso mentre si cucina e dopo essere stati al bagno, lavare e disinfettare tutte le superfici di lavoro e i materiali che entrano a contatto con gli alimenti.

2.Separare gli alimenti crudi da quelli cotti.
Inoltre non riutilizzare per altri alimenti utensili e materiali entrati in contatto con alimenti crudi, conservare gli alimenti in recipienti chiusi per evitare ogni contatto tra alimenti crudi e alimenti pronti al consumo.

3.Cuocere completamente gli alimenti
In particolare la carne, la polleria, le uova e il pesce. Portare ad ebollizione a 70°C le zuppe e i ragù, verificare che la carne e la polleria non siano rosa e riscaldare bene gli alimenti cotti e raffreddati che si desidera mettere in tavola caldi.

4.Conservare gli alimenti alla giusta temperatura
Tra le indicazioni di questo punto, non lasciare alimenti cotti per oltre due ore a temperatura ambiente, refrigerare gli alimenti cotti e le derrate facilmente deperibili a temperature preferibilmente inferiori a 5°C, mantenere al caldo gli alimenti cotti (sopra ai 65°C) fino al momento di metterli in tavola, non conservare troppo a lungo gli alimenti anche se in frigorifero e non scongelare a temperatura ambiente gli alimenti surgelati o congelati.

5.Utilizzare acqua a e materie prime sicure
In particolare, impiegare solo acqua potabile o trattata per escludere qualsiasi contaminazione, lavare bene frutta e verdura (soprattutto se consumate crude), non consumare gli alimenti oltre la loro data di scadenza e preferire alimenti trattati in modo da non presentare rischi (come il latte pastorizzato).
Per ulteriori informazioni, vedere il manifesto della Food Safety WHO, in allegato.
2 luglio 2014
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