11 giugno -
La Consulta di Bioetica Onlus esprime, attraverso il suo presidente
Maurizio Mori, "grande soddisfazione per le motivazioni appena rese note dalla Corte costituzionale a sostegno dell'abolizione del divieto di fecondazione esogamica", chiamata comunemente eterologa. "Particolarmente importante - secondo Mori - è la tesi che equipara la fecondazione esogamica (eterologa) alla fecondazione omologa, cancellando così la discriminazione generata dal differente trattamento previsto dalla Legge 40/2004. Ciò significa aver assunto il principio che la genitorialità è soprattutto costituita dalla responsabilità socialmente riconosciuta per il nato, e che l'aspetto naturalistico è a essa subordinato".
La Consulta di Bioetica ringrazia la Corte costituzionale per "l'ottimo lavoro svolto a favore della maggiore uguaglianza di tutti i cittadini. Ritiene inoltre che i tempi siano maturi per un disegno di legge complessivo e innovativo che consenta di superare le ulteriori disuguaglianze che rimangono, come l'impossibilità per le coppie omosessuali o le donne single di accedere alle tecniche di fecondazione assistita. La Consulta di Bioetica si farà promotrice di azioni in questo senso".