8 novembre -
Farmaci veri e propri, che hanno effetti sulla cura e sul trattamento dei pazienti. Così
Armando D’Orta, biologo nutrizionista esperto in Scienze dell’Alimentazione, ha definito gli alimenti che consumiamo, portando il suo contributo nell’ambito della Prima Conferenza di Oncologia Integrata organizzata a Roma dall’Artoi e dall’Istituto Superiore di Sanità. “Sono farmaci e si chiamano nutraceutici – ci ha detto – e per questo l’alimentazione entra pieno titolo nel protocollo terapeutico delle terapie oncologiche”.
Ma che cosa deve, o non deve mangiare, un paziente oncologico durante la terapia? “La cellula tumorale si nutre di zucchero”, ha spiegato. “I giorni prima del trattamento va affamata, ovvero bisogna iniziare quello che si chiama digiuno terapeutico, che non è un vero e proprio digiuno, ma un’ alimentazione molto controllata. Arrivati al giorno del trattamento arriva anche il momento di assumere zuccheri, sia poco prima che durante il ciclo; in questo modo si attiva il metabolismo delle cellule neoplastiche, così il farmaco si assorbe meglio”.
Ma l’alimentazione controllata – ha poi concluso l'esperto – non va seguita solo durante i trattamenti: bisogna fare attenzione in particolare ad “alcuni alimenti che il paziente oncologico non deve assolutamente mangiare”. Si tratta, ha concluso di cibi come “il latte e i formaggi, le proteine animali in genere, la carne rossa e alcuni tipi di frutta ricchi di profiline”.