18 luglio -
Il link tra le due condizioni ce lo spiega Luca Marino, medico e direttore sanitario dei centri diagnostici Marilab di Roma: “La cirrosi epatica è il ponte che unisce l’infiammazione cronica del fegato all’epatocarcinoma di conseguenza qualsiasi tipo di patologia infiammatoria cronica che colpisce quest’organo, come le epatiti virali o l’epatite alcolica – che in Italia riguarda soprattutto i giovani dai 14 ai 25 anni senza differenza di genere – portano alla cirrosi”, ha detto.
“Lo stesso si può dire per le malattie ereditarie o congenite (quali l’emocromatosi, il morbo di Wilson, il deficit da alfa 1 antitripsina, le tesaurismosi o glicogenosi), per l’epatite autoimmune e anche per la cirrosi biliare primitiva o la colangite sclerosante. Esistono pure la cosiddetta ‘cirrosi cardiaca’, legata al ristagno di sangue nel fegato da deficit cronico della pompa cardiaca, e quella che può derivare dall’esposizione ad alcune tossine ambientali come benzine, carburanti, vernici, solventi, ecc.”. Già nel 2008, con l’aggiornamento del secondo progetto Dionysos, sull’incidenza delle malattie croniche del fegato nella popolazione italiana, “la cirrosi e l’epatocarcinoma sono state messe al quinto posto come causa di morte”.
18 luglio 2013
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