2 luglio -
“Apprendere da fonti di stampa che sono stati autorizzati due nuovi farmaci antitumorali il cui costo ricadrebbe interamente sul paziente ci lascia interdetti”. È quanto dichiara Gianpiero Fasola, Presidente Cipomo dopo le determine Aifa, che applicando il decreto Balduzzi hanno consentito la commercializzare di nuovi farmaci più rapidamente, ma inserendoli nella fascia C a pagamento, “nelle more” della negoziazione del prezzo di rimborso. Un caso sollevato da l’Espresso online e Quotidiano Sanità.
“Quanto accaduto – ha detto – rischia di violare i principi fondanti del nostro Ssn, forse l’unico servizio pubblico italiano in grado di competere, in termini di efficacia ed esiti, con quello di altri paesi occidentali avanzati. I Primari Oncologi non sono degli irresponsabili: ci rendiamo conto della situazione e del rischio insostenibilità di alcune cure ad alto costo. Abbiamo già avviato iniziative importanti e siamo pronti a collaborare con le istituzioni locali e nazionali per trovare una soluzione. Non è però accettabile che non si riesca a mettere mano con decisione alla spesa pubblica futile, negli ambiti che tutti gli organi di stampa da anni segnalano, e si proceda con decisioni che rischiano di colpire i malati oncologici. Ci auguriamo – conclude Fasola – che si rifletta su un provvedimento che va contro il rispetto delle norme a tutela della salute dei cittadini”.
2 luglio 2013
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