29 maggio -
“Ben vengano i generici, ma è allarme zapping farmaceutico”. È quanto dichiara il Presidente di FederAnziani Roberto Messina in relazione ai dati diffusi oggisull’aumento delle vendite di farmaci generici in Italia in seguito all’introduzione della norma che prevede l’obbligo di indicazione del principio attivo in ricetta.
FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, pur apprezzando l’aumento delle vendite dei generici, è fortemente preoccupata per l’abnorme “zapping farmaceutico” a cui risultano esposti i cittadini, con particolare riferimento agli over 65 che rappresentano i principali assuntori di farmaci.
“Sì ai generici quindi” prosegue Messina “ma chi li deve prescrivere sono i medici di medicina generale, ovvero gli unici che conoscono la nostra storia clinica e che pertanto riteniamo autorizzati a prescriverci i farmaci, e non i farmacisti. I cittadini riconoscono il medico di famiglia come garante delle sostanze chimiche che assumono. Non si dovrebbe lasciare a un soggetto terzo come il farmacista la scelta di quale scatola consegnare al paziente, esponendolo al rischio di diffidenza verso la sostanza che assume, confusione e banalizzazione dei medicinali, con la conseguenza di indebolirne l’aderenza alla terapia e pregiudicare quindi l’efficacia delle cure”.
29 maggio 2013
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