18 maggio -
"Accogliamo con favore le ultime sentenze del Tar dell’Umbria e del Lazio, che hanno confermato alcuni principi fondamentali per chi opera nel campo della biofarmaceutica” così Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec, l’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica.
“Queste sentenze hanno chiarito tre aspetti fondamentali - ha spiegato - compete esclusivamente all’Aifa la valutazione in merito all’equivalenza di diversi principi attivi, non potendo le Regioni intervenire autonomamente nel merito delle scelte terapeutiche, come stabilito dalla legge 22/2012; la scelta del farmaco da dispensare deve seguire precise regole di appropriatezza prescrittiva ex-ante prima di qualsiasi valutazioni economiche ex-post, salvaguardando la salute del paziente più che l’aspetto meramente economico; in nessun modo i farmaci biotecnologici possono essere assimilati a quelli chimici di sintesi, concetto ribadito sia dalla comunità scientifica che dalle autorità regolatorie europea (Ema) e nazionale (Aifa), che esplicitamente escludono la sostituibilità terapeutica tra 'originatore' e 'biosimilare'", conclude il Presidente di Assobiotec.
18 maggio 2013
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