14 marzo -
“E’ un fatto molto positivo che l’Aiom abbia condotto tra i suoi iscritti un’indagine conoscitiva sul tema dei biosimilari” dice Francesco Colantuoni, Vicepresidente di AssoGenerici. “E al di là della questione di metodo, credo sia molto positivo che oltre la metà dei clinici intervistati giudichi i biosimilari un’importante occasione di buon uso delle risorse in un settore delicato come l’oncologia: è un riconoscimento del valore di questi farmaci e dell’impegno in fatto di sicurezza e qualità dimostrato dalle aziende del settore”.
Rimane ancora una scarsa informazione riguardo ad alcuni aspetti, ad avviso di Colantuoni, “ma questo deve servire da stimolo a operare perché si produca sul tema dei biosimilari un’informazione indipendente, completa e rigorosa. Se, come è ovvio, spetta all’oncologo decidere tra biosimilare e farmaco originatore, è fondamentale che gli siano forniti tutti gli strumenti necessari a una scelta ponderata. Le leggi ci sono, e per una volta l’Europa si è dotata di norme adeguate anche prima degli Stati Uniti; quello che serve è garantire la circolazione delle conoscenze, in oncologia come nelle altre aree specialistiche in cui i farmaci biotecnologici sono ormai la punta di lancia delle terapie”.
14 marzo 2013
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