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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Cancro. I quattro "miti" da cancellare

4 febbraio - La Giornata Mondiale contro il Cancro 2013 (4 febbraio), si concentra sul 5° punto della Dichiarazione mondiale contro il Cancro: l’0biettivo è sfatare i miti e i pregiudizi dannosi sul cancro, sotto lo slogan "Il cancro - Lo sapevate che?".
La Giornata Mondiale contro il Cancro è l'occasione per parlare in maniera collettiva della malattia, migliorare le conoscenze generali sul cancro, confutando le idee sbagliate su questa malattia: in particolare i seguenti quattro falsi miti:
 
Mito 1 - Il cancro è solo un problema di salute
La verità: il cancro non è solo un problema di salute. Ha invece implicazioni di vasta portata sociale, economica, di sviluppo e dei diritti umani.
Le prove:
- circa il 47% dei casi di cancro e il 55% delle morti ha luogo in regioni meno sviluppate del mondo;
- le stime prevedono che la situazione sia destinata a peggiorare: entro il 2030, se il trend attuale non viene invertito, i casi di cancro aumenteranno dell’81% nei paesi in via di sviluppo;
- l’impatto del cancro sui singoli, le comunità e le popolazioni minaccia il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio entro il 2015;
- il cancro è sia causa che conseguenza della povertà. Ha impatto negativo sulla possibilità delle famiglie di guadagnare un salario, e contemporaneamente le cure costose spingono chi ne ha necessità verso la povertà. Inoltre, la povertà stessa, la scarsa educazione e la difficoltà di accedere a centri di cura efficienti aumenta la possibilità di avere il cancro e di morirne;
- il cancro minaccia anche i passi in avanti necessari ancora da fare riguardo la salute femminile e la uguaglianza di genere. Il cancro alla cervice uterina e al seno, da soli, sono responsabili di oltre 750 morti l’anno, e la maggior parte di questi decessi ha luogo nei paesi in via di sviluppo.
 
Mito 2 - Il cancro è una malattia dei paesi ricchi, sviluppati e “anziani”
La verità: il cancro è un’epidemia globale. Coinvolge ogni gruppo di età e socio-economico, mentre i paesi in via di sviluppo soffrono un onere sproporzionato.
Le prove:
- al momento il cancro uccide ogni anno al mondo più persone che l’Hiv/Aids, la malaria e la tubercolosi messe insieme. Dei 7,6 milioni di decessi per cancro registrati nel 2008, più del 55% è avvenuto nelle regioni meno sviluppate del mondo, ma dei 21,4 milioni di casi che si stima ci saranno l’anno entro il 2030, tra il 60 e il 70 per cento saranno diagnosticati nei paesi più poveri;
- il cancro alla cervice uterina è solo uno degli esempi di sproporzione tra il dramma del cancro nei paesi in via di sviluppo nei confronti di quelli più ricchi: oltre l’85% delle 275 mila donne che muoiono ogni anno di questa patologia si trovano in paesi in via di sviluppo. Se non si agisce al più presto su questo problema, nel 2030 il tumore al collo dell’utero ucciderà 430 mila donne l’anno, virtualmente tutte in questi paesi;
- ci sono pesanti diseguaglianze nell’accesso alle terapie del dolore: più del 99% delle morti dolorose e non trattate hanno luogo nei paesi più poveri. Nel 2009 più del 90% del consumo globale di analgesici a base d’oppio è stata prescritta in Australia, Canada, Nuova Zelanda, Stati Uniti e alcune nazioni europee, e meno del 10% è stata usata dal restante 80% della popolazione mondiale.
 
Mito 3 - Il cancro è una condanna a morte
La verità: Molti tumori che una volta erano considerati una condanna a morte, possono essere curati, molte più persone affette da cancro possono essere sottoposte a trattamenti efficaci.
Le prove:
- con poche eccezioni alla regola, i tumori di stadio primitivo sono meno letali e più trattabili di cancri a stadio avanzato;
- solo negli Stati Uniti ci sono oggi 12 milioni di persone che convivono con il cancro;
- nelle nazioni che hanno adottato programmi di screening per il tumore alla mammella per più di un decennio, la mortalità è diminuita in maniera significativa. Ad esempio, i programmi di mammografia stabiliti nel 1991 in Australia hanno permesso una riduzione della mortalità per cancro al seno di almeno il 30% da allora;
- i tassi di sviluppo di cancro al collo dell’utero nelle nazioni sono crollati da quando il Pap test è stato introdotto in maniera diffusa, e le percentuali continuano a diminuire. In particolare, in nazioni come la Gran Bretagna dal 1990 al 2010 la mortalità per questa causa è addirittura dimezzata.
 
Mito 4 - Il cancro è il mio destino
La verità: con le giuste strategie, un terzo dei tumori più comuni può essere prevenuto.
Le prove:
- le politiche globali, regionali e nazionali e i programmi di promozione di stili di vita corretti possono ridurre sostanzialmente l’incidenza dei tumori che hanno tra i fattori di rischio l’alcool, la dieta poco sana e l’inattività fisica. Migliorare il regime alimentare, aumentare l’esercizio e mantenere un peso corporeo sano può prevenire circa un terzo dei tumori più comuni.
- secondo i trend correnti, si stima che il tabacco ucciderà circa un miliardo di persone entro la fine del 21esimo secolo. Per questo è cruciale affrontare il tema della prevenzione del fumo, che è collegato al 71% di tutti i tumori ai polmoni ed è responsabile di almeno il 22% di tutti i decessi per cancro;
- per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, la situazione spesso va oltre il semplice cambiamento di abitudini, visto che in molti paesi il problema è quello della “doppia esposizione”, che consiste ad esempio nel fatto di avere infezioni che facilitano la comparsa di cancro. Le infezioni croniche sono infatti stimate come la causa del 16% dei tumori in tutto il mondo, ma la percentuale sale al 23% nei paesi in via di sviluppo. In particolare, la maggior parte dei tumori in queste nazioni – tra i quali quello al fegato, al collo dell’utero, allo stomaco – sono frequentemente associati con infezioni da epatite B, papilloma virus, o del batterio Helicobacter pylori, responsabile di gastriti croniche e malattie ulcerose. Per questo l’introduzione di vaccini sicuri, efficaci ed economici dovrebbe diventare parte integrante anche dei piani di controllo della diffusione del cancro;
- l’esposizione a un largo spettro di cause ambientali per lo sviluppo del cancro nelle nostre vite personali e professionali (come l’esposizione a l’inquinamento indoor, radiazioni o a troppi raggi solari) è pure un fattore di rischio largamente prevenibile con pochi accorgimenti.
4 febbraio 2013
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