20 giugno -
"Plaudiamo ad una iniziativa che denuncia una situazione drammatica, dato che in Italia non esiste libertà di fare ricerca nel campo delle agrobiotecnologie, essendo stata bloccata da molti anni la possibilità di sperimentare in campo varietà vegetali geneticamente modificate”. Così Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec, commenta la lettera che 200 personalità (tra cui Silvio Garattini, Umberto Veronesi, Luciano Maiani, Chicco Testa) hanno sottoscritto e inviato al capo dello Stato Giorgio Napolitano e al premier Mario Monti rispetto alle applicazione delle biotecnologie in agricoltura.
“Le biotecnologie – afferma Sidoli - offrono enormi opportunità di sviluppo per l’agricoltura italiana, basti pensare alla possibilità di salvaguardare i prodotti tipici a rischio di estinzione o al miglioramento delle specie vegetali. Dietro tutto questo c’è un intero comparto industriale in grado di garantire competitività al nostro paese, di cui non possiamo permetterci di fare a meno, soprattutto in questo momento storico ed economico, e solamente a causa di una posizione tecnofoba e antiscientifica”.
“Mi auguro - conclude il presidente di Assobiotec - che il Presidente Napolitano e il premier Mario Monti, che sono molto sensibili ai temi della ricerca e dell’innovazione, ascoltino l’appello degli scienziati e di conseguenza consentano al più presto di far riprendere la ricerca e la sperimentazione nel settore delle agrobiotecnologie”.