14 giugno -
“Sarebbe importante, quando si decidono le misure, considerare se queste porteranno più danni o benefici per il Paese. Perché si rischia di perdere credibilità e, con essa, la capacità di attrarre investimenti. La credibilità è molto importante”.
Ad affermarlo, a margine dell’Assemblea di Assobiotec, è stato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, con particolare riferimento alla farmaceutica ospedaliera, “dove c’è l’innovazione”, e alla manovra di luglio 2011 che obbliga le imprese del farmaco a ripianare fino al 35% dello sforamento di questa voce di spesa.
“Quando chiediamo di trovare un modo per rendere la manovra 2011 più sostenibile per le imprese – ha proseguito Scaccabarozzi -, lo facciamo perché abbiamo segnali preoccupanti, come la diminuzione della produttività e degli studi clinici. Sono segnali di cui tenere conto”. Perché “le imprese del farmaco – ha sottolineato il presidente di Farmindustria – hanno bisogno di fare programmazione industriale”. E questa “non può essere sempre modificata con tagli in corso d’opera”. Quindi “basta” con “gli interventi a silos”. Bisogna “guardare al comparto nel suo insieme e vedere le conseguenze che un intervento comporterà e quanto questo costerà al Paese”.
Parlando della misura del credito di imposta prevista nel decreto Sviluppo, il presidente di Farmindustria ha commentato “inutile dare un po’ di acqua, se poi si toglie l’aria. La misura sul credito di imposta è utile, ma la nostra priorità ora è risolvere le criticità derivanti dalla manovra di luglio 2011”.
“La farmaceutica – ha concluso - negli anni è stata messa sotto controllo con tutta una serie di provvedimenti importanti. Credo sia arrivato il momento di fare lo stesso anche con le altre voci di spesa sanitaria”.