Obesità, come affrontarla
L'obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un'alimentazione scorretta e di uno stile di vita sedentario.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rappresenta un grave problema di salute pubblica nel mondo, poiché è uno dei quattro principali fattori di rischio per gravi malattie croniche; in Italia, nel 2016-7, poco più di quattro adulti su dieci (45,9%) e circa un terzo dei bambini sono risultati obesi o in sovrappeso.
La misurazione del grasso corporeo in eccesso può essere effettuata con diversi metodi, ma il più comune è l'indice di massa corporea (IMC o BMI = body mass index, in inglese). L'IMC si calcola secondo la formula seguente:
IMC = peso (in chilogrammi – kg) diviso il quadrato dell'altezza (in metri)
Le classi di peso per gli adulti indicate dall'IMC sono:
minore di 18,5 = sottopeso
da 18,5 a 24,9 = normopeso
da 25 a 29,9 = sovrappeso
maggiore di 30 = obesità
Ad esempio, un uomo alto 1,75 metri e che pesa 80 chili ha un IMC di 26,12 e può essere considerato leggermente in sovrappeso.
Nei bambini e i ragazzi sotto i 19 anni sono utilizzati, per la classificazione dello stato di sovrappeso o obesità, le curve di crescita dell'OMS e i valori soglia raccomandati dall'International Obesity Task Force che tengono conto anche dell'età e del sesso.
L'IMC, tuttavia, non è una misura molto accurata. Esistono delle differenze legate al sesso: a parità di IMC, le donne tendono ad avere più grasso corporeo rispetto agli uomini, così come gli anziani rispetto ai giovani. Inoltre, chi ha un fisico sportivo potrà pesare di più proprio grazie alla massa muscolare molto sviluppata, ma non rientrare per questo nella categoria sovrappeso o obesità.
Una rilevazione migliore dell'eccesso di grasso, in particolare di quello presente nella regione addominale, si può effettuare misurando la circonferenza della vita. Un uomo con un valore di circonferenza vita uguale o maggiore di 94 cm o una donna con un valore uguale o maggiore di 80 cm hanno, verosimilmente, un accumulo di grasso viscerale. Questo grasso entra in intimo contatto con gli organi interni contenuti nell'addome ed è considerato un fattore di rischio elevato per lo sviluppo delle malattie croniche legate all'obesità (vedi sotto).
Per valutare con più precisione l'eventuale condizione di sovrappeso o di obesità è meglio rivolgersi al proprio medico di medicina generale (o al pediatra di libera scelta nel caso di bambini) o a uno specialista.
Sintomi. L'eccesso di peso favorisce l'insorgenza di numerose malattie, in particolare il diabete di tipo 2, le malattie ischemiche del cuore, la pressione alta, l'aumento di colesterolo “cattivo” nel sangue, il reflusso gastro-esofageo dovuto alla risalita del materiale acido contenuto nello stomaco nell'esofago e, infine, alcune forme di tumore (all'esofago, al pancreas, alla colecisti, al colon-retto, alla mammella post-menopausa, all'endometrio e al rene).
A livello psicologico, inoltre, l'obesità può influenzare la qualità della vita e portare a problemi come bassa autostima o depressione. Spesso, chi è obeso viene isolato e talvolta deriso, rendendo difficile qualunque tipo di socialità. In particolare, i bambini in sovrappeso tendono a sviluppare un rapporto difficile con il proprio corpo e con i propri coetanei, con conseguente isolamento (leggi la Bufala).
L'obesità si accompagna spesso a disturbi del sonno, interruzione del respiro (apnea) durante il sonno, dolori alla schiena e alle articolazioni, affanno dopo uno sforzo minimo, stanchezza e affaticamento durante il giorno.
In conclusione l'obesità riduce la durata della vita e ne peggiora la qualità.
Le cause. L'obesità non compare all'improvviso ma si sviluppa, gradualmente, come risultato di una dieta non adeguata (leggi la Bufala) e di scarsa attività fisica.
È generalmente causata dall'assunzione con gli alimenti, soprattutto quelli ricchi in grassi e zuccheri, di una quantità di calorie maggiore di quella bruciata attraverso l'attività fisica. L'energia in eccesso è, quindi, accumulata nel corpo sotto forma di grasso.
Sovrappeso e obesità possono avere cause genetiche e individuali ma i fattori di natura sociale ed economica, che condizionano le opportunità e le condizioni di vita, svolgono un ruolo fondamentale. È ormai molto diffuso il consumo di cibi ad alto contenuto di calorie (che spesso sono anche quelli più economici) associato ad un basso livello di attività fisica poiché si trascorre molto tempo seduti e ci si sposta per lo più in automobile.
I principali “errori” di una dieta sbagliata sono:
- mangiare porzioni troppo grandi rispetto alle proprie necessità
- mangiare spesso, e in ampia quantità, cibo già pronto o cibo da ”fast food” che è, in genere, ricco in grassi e zuccheri
- bere troppo alcol, perché le bevande alcoliche contengono molte calorie
- mangiare spesso fuori casa, perché può spingere ad aggiungere pietanze come antipasti e dolci, normalmente non presenti nella dieta casalinga
- bere troppe bevande zuccherate, comprese bibite gassate e succhi di frutta
- mangiare per cercare conforto all'ansia o alla depressione
Terapia. Non vi è alcuna "soluzione rapida" per l'obesità, è necessario tempo e impegno (leggi la Bufala). Può essere utile controllare regolarmente il proprio peso, definire degli obiettivi realistici e coinvolgere amici e familiari nei propri tentativi di perdere peso.
Se si è in sovrappeso, o obesi, è opportuno rivolgersi al proprio medico per avere consigli su come dimagrire in maniera sicura e accertarsi che non ci siano altre cause.
In genere, il modo migliore per perdere peso è quello di combinare una dieta salutare con attività fisica regolare.
Bisogna definire il proprio fabbisogno energetico, anche sulla base dell'attività svolta giornalmente, ed individuare il tipo di alimenti e le quantità adatte da mangiare. Inoltre, si deve stabilire un piano di attività fisica anche solo una camminata a passo svelto di 30 minuti per 5 giorni o giochi di movimento per i bambini, e non necessariamente un programma sportivo vero e proprio.
Si può anche trarre beneficio dal sostegno psicologico di un operatore sanitario qualificato per aiutare a cambiare il modo di pensare al cibo e di mangiare, oppure, nei casi più gravi e sotto controllo medico, curare l'obesità con farmaci e interventi chirurgici.
Anche la perdita di una piccola quantità di peso, e il mantenimento del risultato ottenuto per tutta la vita, riduce in modo significativo il rischio di comparsa di numerose malattie associate all'obesità.
Prevenzione. Quando non dipende da una specifica malattia, il modo migliore per evitare l'obesità è adottare stili di vita sani, vale a dire un'alimentazione corretta (mangiare lentamente ed evitare di mangiare troppo o cibi troppo calorici) e un'attività fisica adeguata: ad esempio per un adulto, camminare velocemente, fare jogging, nuoto o tennis per almeno 150-300 minuti a settimana.
Fonte: ISSalute