I fattori di rischio individuali
I sistemi PASSI e PASSI d’Argento consentono di stimare la prevalenza di fumo, consumo di alcol, sedentarietà, eccesso ponderale o abitudini alimentari (come consumo di frutta e verdura) nella popolazione di 18-69 anni e nella popolazione ultra 65enne residente in Italia.
Nel biennio 2021-2022 in Italia il 24% dei 18-69enni fuma e il 17% è un ex-fumatore. Fra i fumatori uno su 4 (22%) consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. L’abitudine tabagica è più frequente fra gli uomini rispetto alle donne, fra i più giovani, fra i residenti nel Centro-Sud ed è anche fortemente associata allo svantaggio sociale, essendo più frequente fra le persone con molte difficoltà economiche o meno istruite. Negli ultimi anni la percentuale di fumatori si è comunque ridotta, lentamente ma significativamente, seguendo il trend in discesa che si osserva da almeno trenta anni. Fra il 2008 e il 2022 la quota di fumatori scende complessivamente di 5 punti percentuali, dal 30% al 25%.
Nel biennio 2021-2022, in Italia meno della metà degli adulti di età compresa tra i 18 e i 69 anni (42%) dichiara di non consumare bevande alcoliche, ma 1 persona su 6 (17%) ne fa un consumo definito a “maggior rischio” per la salute, per quantità e/o modalità di assunzione: il 9% per consumi episodici eccessivi, binge drinking (5 o più Unità Alcoliche - UA in una unica occasione per gli uomini e 4 o più UA per le donne), il 9% per consumo alcolico esclusivamente/prevalentemente fuori pasto e il 2% per un consumo abituale elevato (3 o più UA medie giornaliere per gli uomini e 2 o più UA per le donne).
Secondo i livelli di attività fisica attualmente raccomandati dall’OMS nel biennio 2021-2022, il 47% della popolazione adulta in Italia può essere classificato come “fisicamente attivo”, il 24% “parzialmente attivo” ma il 29% è completamente “sedentario”. La sedentarietà è più frequente fra le donne (34% vs 25% fra gli uomini nel biennio 2021-2022), aumenta con l’età (26% fra 18-34enni vs 34% fra i 50-69enni), disegna un chiaro gradiente geografico a sfavore delle regioni del Meridione (42% vs 17% nel Nord) e un gradiente sociale a svantaggio delle persone con maggiori difficoltà economiche (fra le quali raggiunge il 43%) o basso livello di istruzione. Uno sguardo agli andamenti negli ultimi anni mette in luce che la sedentarietà è aumentata significativamente e costantemente passando dal 23% del 2008 al 29% nel 2022.
I dati riferiti di peso e altezza portano a stimare nel biennio 2021-2022 che più di 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale, ovvero il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso. L’obesità è poco più frequente fra gli uomini (11% vs 10% fra le donne), aumenta significativamente con l’età (5% fra 18-34enni, 10% fra 35-49enni e 14% fra 50-69enni) e coinvolge particolarmente le persone con svantaggio sociale (17% fra persone con molte difficoltà economiche vs 9% fra chi non ne riferisce). Storicamente più frequente nel Sud del Paese, il gradiente geografico dell'obesità va purtroppo riducendosi perché c'è una tendenza all'aumento dell'obesità al Centro Nord.
Nel biennio 2021-2022 in Italia, il 52% dei 18-69enni consuma 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, il 38% consuma 3-4 porzioni, mentre solo il 7% ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida (five a day). Una piccola quota di persone (2%) dichiara di non consumare né frutta né verdura.