Oxfam ed Emergency: “È un accordo fatto per salvare la faccia, non vite umane”
“Non siamo di fronte alla sospensione delle regole sulla proprietà intellettuale di cui il mondo ha un disperato bisogno per garantire l’accesso a vaccini e cure per tutti, ovunque. L’Ue, il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Svizzera hanno bloccato quel testo, raggiungendo un compromesso che in gran parte ribadisce i diritti già esistenti dei paesi in via di sviluppo di derogare i brevetti in determinate circostanze. L’accordo raggiunto inoltre si applica solo a vaccini Covid e non alle terapie e alla diagnostica, strumenti chiave per la lotta al virus, riguarda solo i brevetti e non altri diritti della proprietà intellettuale, che costituiscono un ostacolo alla produzione. Infine riguarderà solo i paesi che non hanno già sviluppato capacità produttiva. Dobbiamo dirlo chiaramente: è un accordo fatto per salvare la faccia, non vite umane”. Affermano Sara Albiani, Policy advisor sulla salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, presidente di Emergency.
“La condotta dei paesi ricchi all’OMC è stata vergognosa – rilevano -. L’Ue ha bocciato ogni tentativo di accordo che significasse una reale rinuncia alla proprietà intellettuale; Regno Unito e Svizzera hanno lavorato al peggioramento di qualsiasi testo; gli Stati Uniti hanno negoziato dietro le quinte per ridurre l’impatto e la portata dell’accordo”.
“Venti mesi di battaglie di Sud Africa e India, supportate da 100 paesi membri dell’OMC, non sono serviti per assicurare ai paesi in via di sviluppo il diritto di produrre e accedere a vaccini, test e cure. Gli ostacoli costantemente posti dai paesi ricchi hanno portato a questo deludente e vergognoso risultato, che costituisce un pericoloso precedente anche per le prossime emergenze sanitarie. Ci auguriamo che i paesi in via di sviluppo ora intraprendano ogni possibile azione per esercitare i loro diritti e superare le norme sulla proprietà intellettuale per salvare vite umane”, concludono.