21 giugno -
Le persone vaccinate possono tranquillamente donare il sangue, e le sacche prelevate da chi è immunizzato sono utilizzate in questi mesi per le trasfusioni senza alcuna differenza con le altre.
Lo ribadisce il
Centro Nazionale Sangue in merito ad alcuni video e notizie circolati in rete e sui social, che affermano fra le altre cose che alcune sacche di donatori vaccinati vengono eliminate.
Le indicazioni per le donazioni da parte di chi ha ricevuto il vaccino sono contenute in una nota del Centro Nazionale Sangue che tiene conto di quanto disposto dalla normativa nazionale ed europea vigente in materia di medicina trasfusionale, dalle raccomandazioni contenute nella “
Guide to the preparation, use and quality assurance of blood components” e dalle ultime indicazioni in materia dell’
European Centre for Disease Prevention and Control.
L’indicazione che riguarda specificatamente i vaccini attualmente in uso in Italia per la campagna vaccinale anti-Covid-19 è la seguente:
I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ossia tutti i vaccini in uso in questo momento in Italia) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale. Quale misura precauzionale, i soggetti che abbiano sviluppato sintomi dopo la somministrazione del vaccino anti-Sars-CoV-2 possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi.
“È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo in cui storicamente si registrano carenze - sottolinea il direttore del Cns
Vincenzo De Angelis - non c’è nessuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, entrambi salvano vite ogni giorno, e anzi ci auguriamo che siano sempre di più i donatori immunizzati, sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus”.