20 aprile -
Anche il vaccino di Johnson & Johnson, come quello di AstraZeneca, sarà destinato in via «preferenziale» alle persone oltre i 60 anni. È questa l'indicazione che emerge dal ministero della Salute e dall'Aifa, la cui commissione tecnico scientifica si è riunita nel pomeriggio, dopo l'annuncio dell'Ema che di fatto sblocca l'utilizzo in Europa dell'unico vaccino monodose finora disponibile.
L'agenzia europea non ha fissato indicazioni o limitazioni di età, demandando la scelta ai singoli Stati proprio come successo per AstraZeneca. Ma sottolineando che tutti i gravi eventi avversi segnalati erano avvenute in persone con meno di 60 anni, e rilevando che un nesso con gli eventi trombotici (in un caso in esame anche fatali) è a questo punto molto probabile.
“Come ci aspettavamo, su Johnson & Johnson l'EMA e l'FDA hanno avuto approfonditi scambi di informazioni e hanno concluso che i rari casi di trombosi sono al limite della valutabilità se non della trascurabilità. Quindi il vaccino è per tutti e l'Italia lo colloca in fascia anziana dove sicuramente i benefici sono maggiori dei rischi”. Ha detto il direttore dell'AIFA
Nicola Magrini, ospite di
Lilli Gruber a
Otto e mezzo su La7. “Le somministrazioni dei vaccini - aggiunge - sono in crescita, la nostra capacità vaccinale permette di arrivare a 500mila dosi al giorno, è una capacità che già abbiamo ma dipende dalle consegne dei vaccini, che è un fattore non proprio nelle nostre mani”.
E in serata arriva anche la nota ufficiale del Ministero della Salute a firma del Presidente Css, Franco Locatelli dello stesso DG di AIFA, Nicola Magrini e del DG della Prevenzione del Ministero, Gianni Rezza:
“Preso atto del pronunciamento dell’EMA e del parere della CTS di AIFA, che ribadisce l’estrema rarità degli eventi di trombosi associata a trombocitopenia descritti a seguito della vaccinazione contro COVID-19 effettuata con il vaccino Janssen - Johnson & Johnson, e considerato che tale
vaccino si è dimostrato sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al COVID-19, si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria”.
“Pertanto, il vaccino Janssen, il cui uso è approvato a partire dai 18 anni di età, dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria”.