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QS Edizioni - mercoledì 27 novembre 2024

I consigli per avere cura del proprio cuore

1 dicembre - Ecco alcuni consigli degli esperti della Società italiana di cardiologia invasiva (Gise) per ridurre i rischi cardiocircolatori e le conseguenze dell'infarto.

PRIMO, SAPER RICONOSCERE I SINTOMI
Prima di tutto, bisogna prestare attenzione ai sintomi, in primo luogo il dolore, il sintomo che caratterizza più di ogni altro l’infarto.
Caratteristiche del dolore da infarto (angina): solitamente il dolore dell’infarto “stringe”, pesa sul torace, può irradiare al collo, alla mandibola, alle spalle, al braccio sinistro. A volte, nel caso di un infarto inferiore, può essere confuso con un forte mal di stomaco.
Intensità del dolore: il dolore è in genere intenso e a volte insopportabile, ma vi sono anche pazienti che hanno una soglia del dolore più alta, come i diabetici, per i quali il sintomo può essere più sfumato.
Altri sintomi non specifici: il dolore può essere accompagnato da altri sintomi aspecifici. Può esservi sudorazione fredda, formicolio al braccio sinistro, nausea, vomito, debolezza e vertigini, ma questi sintomi possono anche non essere presenti.

SECONDO, CHIAMARE IL 118
La cosa importante da fare, se vi sono sospetti significativi, è chiamare subito il 118 e non aspettare che il disturbo passi da sé.
Nel dubbio, il solo farmaco da assumere è una semplice aspirina, perché nelle prime fasi dell’infarto può favorire la disgregazione del trombo che ha ostruito il vaso coronarico dando origine all’evento.

DOPO L'EVENTO
 
È IMPORTANTE SEGUIRE LE INDICAZIONI DEL MEDICO PER RIDURRE IL RISCHIO SEGUIRE I CONSIGLI DEL MEDICO
• Conoscere i nomi dei farmaci, quando prenderli, in quali dosi e sapere a cosa servono
• Prendere i farmaci agli orari stabiliti associandoli ad abitudini quotidiane: pranzo, cena o colazione
• Non smettere di prendere farmaci di propria iniziativa

PERDERE PESO
• Adottare un’alimentazione ricca di frutta e verdura e povera di grassi e zuccheri

FARE ESERCIZIO FISICO
• Tararlo sulle capacità del paziente e a seconda della gravità dell’infarto
• Svolgerlo con regolarità, almeno 3 volte la settimana
• Preferire l’attività aerobica, come cyclette, camminata, danza

SMETTERE DI FUMARE
• Le sigarette vanno abbandonate, non basta diradarle
1 dicembre 2011
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