25 luglio -
Dottoressa Di Furia, quali sono le azioni e i provvedimenti organizzativi innovativi nell’ambito dell’Amr e dell’attuazione del Pmcar 2017.2020 messi in cantiere dalla Regione Marche? Quali i prossimi passi?
Con DGR 841/2018 è stato recepito il Piano Nazionale ed è stato subito istituito un Gruppo tecnico regionale multi-professionale e trasversale, con il mandato di realizzare a livello regionale quanto previsto dal Piano Nazionale. Gli obiettivi da perseguire, che saranno esplicitati nel Piano Regionale in fase di definizione, sono: avere a disposizione sistemi di sorveglianza dell’AMR e sistemi di monitoraggio del consumo degli antibiotici sia in ambito umano che veterinario; rafforzare le attività di sorveglianza prevenzione e controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza; favorire la corretta prescrizione degli antibiotici in ambito umano e veterinario; organizzare azioni di formazione del personale sanitario ed azioni di comunicazione nei confronti della popolazione per un uso consapevole e responsabile degli antibiotici. Dopo l’istituzione del Gruppo regionale il prossimo passo sarà quello dell’approvazione del Piano regionale, con la specifica di tutte le azioni da mettere in campo e la definizione degli indicatori per il monitoraggio delle azioni stesse. Va altresì precisato che negli ultimi 3 anni, con le DGR 243/2017 - 471/2018 - 414/2019 relative alle procedure di valutazione dei Direttori Generali degli Enti del SSR, sono stati assegnati obiettivi inerenti il contenimento del consumo e l’appropriatezza prescrittiva degli antibiotici.
Appropriatezza prescrittiva è sinonimo di stewardship antimicrobica vera arma per combattere le resistenze e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Quali potranno essere gli interventi di sistema che come Direzione regionale avete previsto per omogeneizzare i comportamenti nelle diverse strutture e diffondere le best practice aziendali?
Tra le varie attività che verranno svolte nell’ambito del Piano regionale è prevista quella di migliorare l’appropriatezza prescrittiva, attraverso la diffusione di linee guida specifiche, da realizzare con lo scopo di fornire ai prescrittori un supporto che consenta un impiego razionale ed appropriato degli antibiotici. Si tratta, quindi, di fornire ai medici indicazioni pratiche che possano essere utili nelle scelte terapeutiche. Anche Report di monitoraggio delle prescrizioni potranno essere utilizzati come self-audit da parte dei professionisti. Si tratta di un argomento importante, in quanto la sostenibilità dell’SSN può essere garantita solo attraverso un uso appropriato degli interventi di dimostrata efficacia.
Innovazione e ricerca in questo campo sono fondamentali per vincere la sfida di lottare contro infezioni sempre più aggressive. Quale dovrebbe essere il luogo dell’industria e come gestire a livello di Ssr l’arrivo di nuovi farmaci che potranno migliorare l’assistenza dei pazienti?
E’ importante sottolineare che non si può sopperire ad un uso scorretto degli antibiotici attualmente a disposizione con una continua introduzione di nuovi farmaci, per motivi sia etici sia economici. I farmaci di ultima generazione saranno indispensabili per curare alcune tipologie di pazienti, ma dovranno essere utilizzati con attenzione, in seguito a prescrizione specialistica e nei casi di effettiva necessità o in ambito di precise strategie terapeutiche (rotazione di antibiotici?); gli stessi saranno attentamente monitorati nei consumi e soprattutto nell’appropriatezza terapeutica. Il loro uso dovrà essere subordinato ad analisi di costo-beneficio a 360 gradi, a garanzia della lotta alle resistenze ed alla sostenibilità del sistema. Va altresì evidenziato che, nonostante si sia ridotto negli anni il numero di aziende farmaceutiche che investono nella ricerca di antibiotici, economicamente poco vantaggiosa, è necessario trovare nuove strategie per rilanciare tale settore. Anche se, a fronte di tale presupposto, non ci si può aspettare l’immissione in commercio di numerose nuove molecole nell’immediato futuro, è fondamentale che tali ambiti di ricerca proseguano e siano tutelati in quanto le nuove super-infezioni e l’antibiotico-resistenza rappresenteranno una emergenza di salute pubblica che interesserà tutti i sistemi sanitari su scala mondiale, a prescindere da considerazioni di ordine economico. Si potrebbe pensare ad un finanziamento della ricerca di nuovi antibiotici attraverso misure di incentivo pubblico, per favorire, riducendo i costi, sia la ricerca sia l’accesso al mercato o ad un sistema di “premi” da assegnare alle aziende virtuose che investono in tale ricerca.