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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

I numeri del cancro in Italia

2 aprile - Si stima che nel 2018 in Italia siano stati diagnosticati 373.300 nuovi casi di tumore (194.800 uomini e 178.500 donne).Complessivamente in Italia ogni giorno circa mille persone ricevono una nuova diagnosi di tumore.
 
Sono questi i numeri del cancro illustrati oggi nell’ambito del Convegno nazionale sullo stato della cura del cancro in Italia organizzato dall’Aiom al Senato.
 
Incidenza:
· Le 5 neoplasie più frequenti nel 2018 nella popolazione sono state quelle della mammella (52.800 nuovi casi),colon-retto (51.300), polmone (41.500),prostata (35.300) e vescica (27.100).
· Negli uomini il più diagnosticato è il tumore della prostata, che rappresenta il 18% del totale, seguono il colon-retto (15%), il polmone (14%), la vescica (11%) e il fegato (5%). Tra le donne il tumore della mammella rappresenta il 29% delle neoplasie femminili, seguito dal colon-retto (13%), polmone (8%), tiroide (6%) e corpo dell’utero (5%).
· In generale in Italia, nel periodo 2003-2018, si conferma una diminuzione di incidenza per tutti i tumori nel sesso maschile (-1,1% per anno), legata principalmente alla riduzione dei tumori del polmone e della prostata, e un andamento sostanzialmente stabile per i tumori femminili.
· Si osserva un gradiente geografico per l’incidenza tumorale con livelli che si riducono dal Nord al Sud. Infatti, il tasso d’incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) per tutti i tumori è tra gli uomini più basso del 4% al Centro e del 13% al Sud/Isole rispetto al Nord e per le donne del 6% e del 16% rispettivamente.
 
Mortalità:
· I dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) indicano per il 2015 (ultimo anno disponibile) 178.232 decessi attribuibili a tumore (99.050 uomini e 79.182 donne),tra i circa 600.000 decessi verificatisi in quell’anno. I tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Si può affermare che, mediamente, ogni giorno oltre 485 persone muoiono in Italia a causa di una neoplasia.
· Il tumore che ha fatto registrare nel 2015 il maggior numero di decessi è quello al polmone (33.836), seguito da colon-retto (18.935), mammella (12.381), pancreas (11.463) e fegato (9.675).
· I dati riguardanti le aree coperte dai Registri Tumori indicano come prima causa di morte oncologica nella popolazione il tumore del polmone (19%). La prima causa di morte fra gli uomini è il tumore del polmone (26%), mentre fra le donne è il tumore della mammella (17%), seguiti da colon-retto (11% tra gli uomini e 12% tra le donne) e prostata tra gli uomini (8%) e polmone tra le donne (11%).
· Per la totalità dei tumori, si osservano valori inferiori di circa il 5-10% sia al Centro sia al Sud/Isole, più marcati tra le donne, rispetto al Nord.
 
Sopravvivenza:
· Complessivamente la sopravvivenza a 5 anni nelle donne raggiunge il 63%, migliore rispetto a quella degli uomini (54%),in gran parte determinata dal tumore del seno, la neoplasia più frequente fra le italiane, caratterizzata da una buona prognosi.
· I cinque tumori che fanno registrare in Italia le percentuali più alte di sopravvivenza sono quelli della tiroide (93%), prostata (91%), testicolo (91%), mammella (87%) e melanoma (87%).
· La sopravvivenza a 5 anni è aumentata rispetto a quella dei casi diagnosticati nei quinquenni precedenti sia per gli uomini (54% nel 2005-2009 contro il 51% nel 2000-2004, il 46% nel ’95-’99 e il 39% nel ’90-’94) sia per le donne (rispettivamente 63% vs 60%, 58% e 55%). Su questo risultato positivo complessivo ha influito il miglioramento della sopravvivenza per alcune delle sedi tumorali più frequenti: colon-retto (attualmente 65% per entrambi i sessi), mammella femminile (87%), prostata (92%).
· Al Nord si registrano valori più elevati di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi rispetto alle Regioni del Sud. In particolare nelle prime tre posizioni si collocano Emilia-Romagna, Toscana (56% uomini e 65% donne in entrambe le Regioni) e Veneto (55% e 64%). In coda invece il Sud, con Sicilia (52% uomini e 60% donne), Sardegna (49% e 60%) e Campania (50% e 59%).Al Nord si registrano tassi migliori sia per il totale dei tumori nei due sessi che per le neoplasie oggetto di programmi di screening organizzato (mammella femminile, colon-retto e cervice uterina).
 
Prevalenza:
· Sono quasi 3 milioni e quattrocentomila (3.368.569) gli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore (anno 2018), che rappresentano il 6% dell’intera popolazione italiana (uno su 19).Un milione e mezzo sono maschi (1.531.157), pari al 45% del totalee al 5% della popolazione maschile, e 1.837.412 femmine.
 
· Si stima che le persone con una diagnosi di tumore da oltre 5 anni, che rappresentano il 60% del totale dei pazienti prevalenti, siano circa due milioni (anno 2018).
 
· Nei maschi, la diagnosi pregressa più frequente riguarda il tumore della prostata che ha interessato 457.902 persone, seguito da quelli del colon-retto (244.046) e della vescica (212.326). Questi tre tipi di tumore hanno rappresentato quasi i 2/3 (60%) di tutti i casi prevalenti.
 
· La diagnosi di tumore della mammella è di gran lunga la più frequente nelle donne prevalenti: sono 799.196 ad aver avuto questa esperienza, quasi la metà (43%) del totale.Gli altri tipi di tumore più frequenti nelle donne sono quello del colon-retto (226.652), della tiroide (155.995) e dell’endometrio (corpo dell’utero, 114.485). I primi quattro tipi di tumore rappresentano quasi il 70% di tutte le diagnosi registrate nelle donne in Italia.
 
· Vengono definite già guarite le persone con una pregressa diagnosi di tumore che hanno un’attesa di vita, misurata attraverso modelli statistici, paragonabile a quella delle persone non affette da tumore; nel 2010 erano 704.648, pari al 27% di tutti i prevalenti e all’1,2% degli italiani, e 909.514 nel 2018, l’1,5% degli italiani.
 
Fonte: “I numeri del cancro in Italia 2018” (AIOM-AIRTUM-Fondazione AIOM-PASSI)
2 aprile 2019
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