5 dicembre -
"Il nostro obiettivo già con il primo Position Paper sui biosimilari è stato quello di fornire informazioni su una materia che, per quanto complessa, fosse poi di chiara acquisizione per medici e pazienti. Con il secondo Position Paper l’AIFA ha espresso una posizione ancora più chiara in merito a queste nuove opportunità terapeutiche e alla loro intercambiabilità. Ma certamente quanto emerso dalla Survey di Amici Onlus ci fa comprendere come un documento, rivolto a istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti, da solo non possa rispondere al bisogno informativo del singolo. Nell’informazione al paziente sicuramente il prescrittore riveste un ruolo primario. Il consenso informato scritto però non può rappresentare uno strumento di informazione esaustiva al paziente che rischia di interpretarlo come atto di medicina difensiva. Dobbiamo, quindi, creare una cultura diversa. È, infatti, al vaglio dell’Agenzia lo sviluppo di campagne educazionali e strategie informative, in sinergia con tutti gli attori del sistema, rivolte tanto agli operatori, con focus su come veicolare correttamente le informazioni sui benefici e l’utilità dei farmaci biosimilari, quanto ai pazienti e ai cittadini, affinché si rimuovano eventuali diffidenze e resistenze e si colmi quel gap informativo emerso dalla Survey”.
Così Simona Montilla della Segreteria Tecnica Istituzionale della Direzione Generale di Aifa in riferimento alla survey presentata oggi da Amici Onlus.